I Simpson e gli altri, stop alle discriminazioni nel doppiaggio, ora diventa multietnico
28 giugno 2020, ore 11:27
Non è l'unica serie TV che cerca di adeguarsi a una nuova sensibilità antirazzista. E anche l'industria cosmetica diventa politically correct
Da un lato l'annuncio della Fox che d'ora in poi, i personaggi di colore della popolarissima serie animata non saranno più doppiati da attori bianchi, dall'altra, la decisione del colosso della cosmesi de L'Oreal di cancellare dalle descrizioni dei propri prodotti la dicitura 'sbiancante'. Due esempi tra tanti che testimoniano quanto le questioni del razzismo sistemico e della disparità di rappresentazione delle diverse etnie nel mondo dei media e nel linguaggio pubblicitario siano diventate sempre più importanti e cruciali. La scelta dei produttori dei Simpson di associare voci di attori di colore ai personaggi di colore della serie non è solitaria. All'inizio della settimana scorsa anche altri doppiatori come Jenny Slate del Big Mouth targato Netflix e Kristen Bell del Central Park prodotto da Apple TV avevano comunicato decisioni simili, rinunciando a dar voce a personaggi di diversa etnia, sostenendo che "personaggi non bianchi dovrebbero essere doppiati da attori non bianchi". In effetti si tratta di un ultimo tassello di un fenomeno che sta investendo sia i network che le piattaforme americane. In pochissimi giorni sono stati rimossi alcuni episodi della popolare serie Scrubs ed è stata censurata una scena da The Office, perché ritenute razziste e non inclusive, generando in tutta risposta polemiche e astio da parte dei fan. Anche l’attore bianco Mike Henry, che nella serie animata I Griffin doppia il personaggio nero Cleveland Brown, ha comunicato che smetterà di farlo. Tornando ai Simpson, nello scorso mese di gennaio, Hank Azaria, attore bianco e statunitense di origini europee aveva annunciato di non voler più doppiare il personaggio dei Simpson Apu Nahasapeemapetilon, che ha origini indiane e che compare nella serie dagli inizi, cioè dal 1989, una decisione presa in accordo con i produttori. Da anni, infatti, ci sono pressioni pubbliche sul personaggio indiano del negozio di alimentari Apu, considerato uno stereotipo negativo. E allargando l'adesione a questo fenomeno di sensibilizzazione, i produttori de I Simpson hanno annunciato che, da ora in poi, nessun personaggio di colore avrà la voce di un doppiatore bianco.
Anche l'industria della bellezza dice no alle discriminazioni
A cominciare è stato il colosso francese L'Oreal, gigante dei cosmetici, che ha annunciato di aver deciso di eliminare dalla descrizione sui contenitori dei propri prodotti parole come "sbiancante", aderendo quindi alle iniziative mondiali contro il razzismo. In un comunicato pubblicato in inglese si legge la motivazione: "Il gruppo L'Oreal ha deciso di ritirare le parole bianco/sbiancante (white/whitening), chiaro (fair/fairness, light/lightening) da tutti i prodotti destinati a uniformare la pelle", quindi creme, fondotinta e illuminanti. Non ci sono altri dettagli, ad esempio sull'eventualità di un ritiro immediato dal commercio dei prodotti in vendita. Ma anche qui non si tratta di un caso isolato visto che anche la filiale indiana del gruppo Unilever ha scelto di cambiare nome alla sua crema sbiancante per la pelle. Il prodotto era commercializzato con il nome di "Fair & Lovely". Il marchio ha promesso di non ricorrere più alla parola "Fair" (che vuol dire chiaro) in quanto si dichiara "impegnata a celebrare tutti i toni della pelle".