I medici veterinari potranno prescrivere farmaci ad uso umano anche per gli animali d'affezione

I medici veterinari potranno prescrivere farmaci ad uso umano anche per gli animali d'affezione

I medici veterinari potranno prescrivere farmaci ad uso umano anche per gli animali d'affezione


05 gennaio 2021, ore 13:51
agg. 07 gennaio 2021, ore 12:05

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha espresso parere favorevole all’emendamento. La deputata Prestipino su RTL 102.5: "La mia battaglia farà risparmiare le famiglie"

I veterinari potranno prescrivere farmaci ad uso umano anche per curare gli animali, permettendo alle famiglie di risparmiare notevolmente nella cura di cani, gatti e non solo. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, nelle scorse ore ha infatti espresso parere favorevole a un emendamento alla manovra, approvato dalla commissione Bilancio della Camera, fortemente sostenuto dalla deputata del Partito Democratico Patrizia Prestipino, ospite questa mattina in Non Stop News su RTL 102.5. “Da anni porto avanti una battaglia per abbattere i costi dei farmaci veterinari – ha spiegato Prestipino -. Parliamo di medicinali che arrivano a costare anche fino a dieci, venti volte in più rispetto agli equivalenti ad uso umano. Il farmaco per il mio gatto cardiopatico – ha aggiunto – costa venti euro, contro i cinque necessari per acquistare in farmacia quello per umani”.  

Le condizioni nel documento ufficiale

"Il Ministro della salute, sentita l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA), con proprio decreto da emanarsi entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, fermo restando il principio dell’uso prioritario dei medicinali veterinari per il trattamento delle affezioni delle specie animali e nel rispetto delle disposizioni dell’ordinamento comunitario in materia di medicinali veterinari, tenuto conto, altresì, della natura delle affezioni e del costo delle relative cure, definisce i casi in cui il veterinario può prescrivere per la cura dell’animale, non destinato alla produzione di alimenti, un medicinale per uso umano, a condizione che lo stesso abbia lo stesso principio attivo rispetto al medicinale veterinario previsto per il trattamento dell’affezione» si apprende nel documento ufficiale.

Le condizioni imposte dal testo

Le condizioni che vengono imposte sono tre: il testo stabilisce le “modalità con cui Aifa può sospendere l’utilizzo del medicinale ad uso umano per il trattamento delle affezioni animali, al fine di prevenire situazioni di carenze del medicinale per uso umano” e prevede che il costo dei medicinali prescritti “resti in ogni caso a carico dell’acquirente a prescindere dal loro regime di classificazione”. Inoltre, si chiarisce che “dall’attuazione della disposizione di cui al presente articolo, non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”.

Prestipino (Pd): “Il risultato di una lunga battaglia che farà risparmiare le famiglie”

Quella della deputata del Partito Democratico, Patrizia Prestipino, è una battaglia che prosegue da mesi. “Le aziende farmaceutiche giustificano il caro prezzo dei medicinali veterinari dicendo che le sperimentazioni sono costose – ha spiegato -, ma a me questa spiegazione non convince. In base al peso dell’animale, allora, il veterinario che lavora in scienza e coscienza sarà benissimo in grado di prescrivere un farmaco ad uso umano facendo risparmiare le famiglie. Ho trovato tanti ostacoli, in questa lotta, ma ho fatto grande pressione perché si raggiungesse questo risultato. Durante la pandemia sono aumentate anche le adozioni di cani e gatti, ecco perché questo emendamento ha un valore altissimo”. Una richiesta fortemente sostenuta, anche a livello social, dai proprietari di animali d’affezione.


Argomenti

  • animali
  • cani
  • farmaci
  • gatti
  • veterinari