Serie A, tutti i voti al Campionato
01 giugno 2015, ore 09:30 , agg. alle 11:57
Juventus trionfatrice e senza avversari. Grande Lazio. La Roma si salva. Poi, tante delusioni...
Juventus a pieni voti. Ed è l'unica. Pagella altissima anche per Lazio e Genoa. Dietro, tanti voti bassi e molte insufficienze. Divertiamoci con la Serie A in classe! E non ci sono molti secchioni...
Il Pagellone della Serie A
10: Juventus. I Campioni d'Italia hanno dominato in lungo e largo, vincendo anche la Coppa Italia e sognando il Triplete. Che volete di più? Allegri ha fatto dimenticare Conte in pochi mesi e vinto il campionato a Gennaio. A tratti, imbarazzante. Per gli altri.
9: Lazio. Favoloso campionato di Pioli e dei suoi ragazzi. Bel calcio, grande continuità, l'esplosione del giocatore più bello da vedere, Felipe Anderson. Ora, il sogno della Champions League, attraverso i preliminari. Sogno meritato.
8: Genoa, Parma, Sassuolo, Verona, Chievo, Empoli. Il Genoa meriterebbe l'Europa, ma dipenderà dalle regole e dai ricorsi. Peccato, perché Gasperini ha messo su un bel giocattolo. Sassuolo, Verona, Chievo ed Empoli si sono salvati con pochi affanni e meno mezzi. Bravi tutti. Straordinario Toni, capocannoniere con l'Hellas. Il Parma prende un gran voto, per l'altissimo senso sportivo e per la grande dignità mostrata in campo. Meriterebbe altro futuro, avrebbe meritato ben altri padroni.
7: Sampdoria e Fiorentina. I Blucerchiati potrebbero andare in Europa, grazie alle disposizioni Uefa contro il Genoa, ma comunque hanno firmato un signor campionato. Bravo Sinisa, nonostante la squadra smontata a Gennaio. La Viola sognava altro, è vero, ma alla fine porta a casa l'Europa League e un calcio sempre gradevole. Futuro probabilmente senza Montella.
6: Torino, Palermo, Udinese, Roma. I Granata perdono l'Europa dell'anno scorso e pagano la discontinuità. Palermo prima malissimo, poi benissimo, infine si accontenta. Poteva fare di più, come l'Udinese di Strama. La Roma ha chiuso al secondo posto, con lo stesso distacco dell'anno scorso dalla Juve. Champions League, ma un senso di fine corsa. Almeno per Garcia.
5: Atalanta. Salva, ma con troppi patemi e alla fine dell'era-Colantuono. Il futuro è da costruire.
4: Cagliari. In B, al termine di una stagione confusa e senza speranza. Quasi sempre. La pagina più struggente, l'addio in lacrime di Capitan Conti, dopo 16 anni di Sardegna.
3: Inter e Milan. Milanesi senza capo, né coda. Fuori dall'Europa, fuori dal Campionato a gennaio, con un futuro tutto da costruire e decifrare. I nerazzurri hanno un gran tecnico e buoni giocatori, ma Tohir è un finanziere o un Presidente? I rossoneri continueranno con Berlusconi da solo o in compagnia? Ancelotti accetterà la sfida? Troppi interrogativi, per il Milan di oggi.
2: Napoli. Disastro totale. Non sarà la Supercoppa di Lega a salvare la seconda stagione di Benitez. Il più clamoroso spreco tecnico del Campionato ha chiuso quinto, condannato dalle sue stelle (presunte) e da un allenatore dal gran nome e dall'enorme considerazione (andrà al Real...), ma incapace di dare un'anima alla squadra.
1: Cesena. Dispiace, ma inadeguata alla Serie A