IA disegna una “mappa del tesoro” dei meteoriti in Antartide
30 gennaio 2022, ore 09:00
Circa due terzi di tutti i meteoriti scoperti sul pianeta arrivano dall'Antartide. Perché? Semplicemente è dovuto al fatto che riconoscere sassi scuri sulla neve è decisamente più facile che farlo su terreni pietrosi o dove è forte l'attività umana
I ghiacci antartici custodiscono 300.000 meteoriti e un algoritmo ne ha disegnato la 'mappa del tesoro' con i 600 punti in cui è possibile trovarli. Conclusioni e numeri che si leggono in uno studio di ricercatori dell'Università Libera di Bruxelles e pubblicato su Science Advances. Guidati dall'Intelligenza artificiale gli esperti hanno reso disponibile online la mappa in cui maggiori sono le probabilità di trovare questi sassi cosmici che tanto possono raccontare del passato del Sistema solare. In totale 600 zone più o meno grandi di cui la gran parte non è ancora mai stata esplorata e che secondo i ricercatori potrebbero custodire quasi 300 mila meteoriti ancora da scoprire.
QUALI I PUNTINI DELLA MAPPA COLLEGATI
Circa due terzi di tutti i meteoriti scoperti sul pianeta arrivano dall'Antartide e ciò, come già detto, è semplicemente dovuto al fatto che riconoscere sassi scuri sulla neve è più facile che su terreni pietrosi o dove è forte l'attività dell’uomo. In alcuni casi poi i meteoriti possono dare al ghiaccio anche una sfumatura azzurra, altrettanto facilmente individuabile.
L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE IN CAMPO
Quando un meteorite cade sul manto nevoso antartico penetra generalmente in profondità oppure viene gradualmente coperto dalla neve ma i lenti e costanti movimenti dei ghiacci tendono a spostarli e a volte riportarli in superficie. Gran parte dei meteoriti vengono trasportati verso il mare ma quando invece i ghiacci incontrano una formazione montuosa i materiali degli strati più profondi vengono riportati in superficie, tra cui i meteoriti scuri che spiccano facilmente sul manto bianco. Non a caso la stragrande maggioranza dei meteoriti antartici, circa 45mila, sono stati proprio trovati nei pressi di catene montuose. Conoscendo queste dinamiche i ricercatori hanno allora sviluppato un algoritmo che, arricchito dalle informazioni relative ai siti di ritrovamento di buona parte dei meteoriti scoperti finora in Antartide, è in grado di simulare il movimento dei meteoriti caduti nell'area. Meteoriti che potrebbero rivelarsi molto utili anche per comprendere quei processi che hanno poi portato alla vita sulla Terra.