22 marzo 2019, ore 22:00
Identificate le mappe del tempo nella corteccia supplementare motoria
Sono state trovate nel cervello le mappe del tempo che permettono di percepire il trascorrere di minuti, giorni e anni. A generare le stesse è la “corteccia supplementare motoria”, il cui meccanismo è descritto per la prima volta sulla rivista Plos Biology dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste. I ricercatori hanno scoperto che nella regione del cervello diverse porzioni vengono attivate da stimoli di diversa durata: le zone anteriori per le durate più brevi, le parti posteriori per i periodi più lunghi. "Per la prima volta si è capito, nell'uomo, come il nostro cervello decodifica il passare del tempo", ha commentato il coordinatore dello studio. La percezione del tempo si avvale di due elementi: l'organizzazione della corteccia supplementare motoria, in cui le parti che rispondono a durate simili sono spazialmente vicine, e la selettività. "Alcune porzioni dell'area - aggiunge il coordinatore - rispondono solo ad una certa durata. La qualità delle mappe è inoltre legata alla percezione del tempo: più accurata e precisa è la percezione, migliore è la mappa registrata. Per arrivare a questo risultato sono stati monitorati con la risonanza magnetica due gruppi di volontari sani, che dovevano selezionare alcune immagini in successione sullo schermo di un computer per diverse durate, e dire quale delle due immagini era stata presentata per più tempo.