Identificata l’orsa colpevole dell’aggressione al runner in Trentino, si chiama JJ4 Photo Credit: agenziafotogramma.it
12 aprile 2023, ore 12:25 , agg. alle 13:10
Via libera del ministero, verranno uccisi almeno tre esemplari già catalogati come pericolosi per persone e animali. Il Wwf chiede l’utilizzo di spray da difesa
È JJ4 l'orsa responsabile dell'uccisione del runner trentino Andrea Papi, 26 anni, aggredito nei boschi sopra Caldes lo scorso 5 aprile. Lo conferma la Procura della Repubblica di Trento, sulla base delle analisi genetiche effettuate nei giorni scorsi. JJ4 ha 17 anni ed è nata in Trentino da due esemplari provenienti dalla Slovenia, Joze e Jurka, rilasciati tra il 2000 e il 2001 nell'ambito del progetto Life Ursus. L’orsa aveva già aggredito due persone nel 2020, padre e figlio, sul monte Peller. La Giunta provinciale di Trento ne aveva chiesto l'abbattimento, che è stato poi annullato dal Tar. JJ4 è stata successivamente dotata di radiocollare che al momento risulta però scarico, senza quindi trasmettere più i dati relativi agli spostamenti dell'esemplare.
Le misure di sicurezza
Abbattimento e deportazione per gli orsi bruni: è questa la linea che ha scelto di adottare il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, in seguito agli ultimi accadimenti. La decisione è stata presa in accordo con il ministero dell’Ambiente, nell'incontro che si è tenuto a Roma. Per JJ4 è stato ordinato l’abbattimento, così come per altri due esemplari, MJ5 e M62, colpevoli di aggressioni in passato, anche se l’intenzione è di deportarne molti altri per arrivare ad un numero di esemplari conforme alla gestibilità delle forze dell’ordine. Il problema legato alla libera circolazione torna quindi ancora una volta di attualità. Nel 1999 è iniziata la reintroduzione della specie, che è stata molto più efficace di quanto previsto dal progetto Life Ursus. Gli orsi sono oggi circa 100, rispetto a una intenzione iniziale di averne un numero compreso tra i 40 e i 60.
Gli animalisti contro l’abbattimento
"Il presidente della provincia non ha fatto nulla in questi anni per prevenire la situazione che si è venuta a creare e ora vuole passare all’azione senza coordinarla con chi la fauna la protegge" si legge su alcuni post social, chiedendo che le associazioni animaliste possano sedere al tavolo in cui le istituzioni gestiranno l’emergenza. Anche il presidente della Lega Antivivisezione, Gian Marco Prampolini, si è espresso sulla vicenda: “Se l'orsa JJ4 è condannata a morte e a lasciare i suoi cuccioli in balia dell'uomo, il Presidente Maurizio Fugatti, così come la giunta e l'inadeguata opposizione, ha pesantissime responsabilità. Abbiamo appreso che vogliono uccidere gli orsi che loro definiscono come problematici e deportarne una cinquantina dove non si sa. Noi riteniamo che non si debbano né uccidere né tantomeno deportare, ma che si debba lavorare sulla convivenza tra le specie sullo stesso territorio”. Il Wwf chiede inoltre di consentire l’utilizzo di "bear spray" (spray al peperoncino o comunque urticanti e respingenti) sia per i forestali che per residenti e turisti.