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Iginio Massari si difende: "Le mie chiacchiere a 100 euro al chilo non sono costose"

Iginio Massari si difende: "Le mie chiacchiere a 100 euro al chilo non sono costose"

Iginio Massari si difende: "Le mie chiacchiere a 100 euro al chilo non sono costose" Photo Credit: agenziafotogramma.it


Il maestro pasticciere replica alle critiche per il prezzo dei suoi dolci di Carnevale

Intervistato da Il Corriere della Sera, Iginio Massari ha replicato alle polemiche dei giorni scorsi relative al fatto che nei suoi negozi le chiacchiere - i tipici dolci di Carnevale che cambiano nome in base alle zone dell'Italia - siano vendute a 100 euro al chilo.

La difesa di Iginio Massari

Il maestro dei maestri pasticcieri, 82 anni, ha risposto così a chi ritiene che il suo prodotto sia costoso:

"Le persone che lo sostengono sono male informate. Vero, detta così può fare impressione: 100 euro al chilo sono tanti, specie per un dolce che viene ritenuto tradizionale. Ma tradizione non significa banalità né scarsa qualità. Il nostro obiettivo, mio e dei miei figli, è valorizzare un alimento storico, facendolo nel miglior modo possibile. Alla fine, una porzione di chiacchiere costa come un cappuccino e una brioche: un prezzo più che equo per un prodotto artigianale di alto livello".

Conti alla mano, tutt'altro che un articolo di lusso, come invece le aveva definite recentemente in maniera critica lo chef e docente Guido Mori in un’intervista a Repubblica. Questa è la tesi di Massari e dei figli Debora e Nicola:

"Ogni nostra chiacchiera pesa tra i 10 e i 15 grammi. Questo significa che una porzione normale di 3 chiacchiere arriva a 40 grammi circa e costa 4 euro, mentre una porzione abbondante di 5 costa 6 euro".

Lo chef ha osservato che "il volume di un chilo di chiacchiere è considerevole e decisamente fuorviante se rapportato a un consumo familiare standard".

Come sono fatte le chiacchiere di Massari

E, per giustificare il prezzo del prodotto, ha chiarito la lunga e attenta lavorazione:

"Le stendiamo a macchina fino a uno spessore di 2 millimetri, poi le tiriamo a mano per renderle ancora più sottili. Se le posa sopra il quadrante di un orologio, leggerà l’ora. Quindi le friggiamo in olio di alta qualità. Una volta fritte, le mettiamo in verticale affinché l’eventuale olio in surplus scivoli via. Un processo certosino che richiede l’attenzione di sei persone: una che tira la pasta, tre che la modellano e due che cuociono le chiacchiere man mano che vengono realizzate. Passaggio importantissimo per evitare che si arriccino".



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