Il 20% dei medici non è in regola con l'aggiornamento

Il 20% dei medici non è in regola con l'aggiornamento

Il 20% dei medici non è in regola con l'aggiornamento


20 maggio 2019, ore 08:00

Le associazioni dei pazienti invitano i camici bianchi a studiare nel corso di tutta la carriera

Ricerca e tecnologia mettono le ali alla medicina, che ogni giorno ha a disposizione nuove terapie, maggiori possibilità di diagnosi e prevenzione. Con questa fuga in avanti, i medici che si sono laureati anche solo dieci anni fa si devono tenere ben aggiornati per non rischiare di restare indietro. Sull'argomento intervengono le associazioni dei pazienti, chiedendo che camici bianchi e operatori sanitari rispettino la legge sulla formazione. Stando ai dati forniti dalla Federazione degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo), ci sarebbe infatti un 20% di camici bianchi non ancora in regola. "Vogliamo che il medico segua un iter di formazione continua per tutta la sua carriera, come d'altra parte è previsto dalla legge", spiega Anna Lisa Mandorino, vicesegretario di Cittadinanzattiva. "Il mancato aggiornamento significa che abbiamo medici impreparati", aggiunge il segretario nazionale di Codici (Associazione nazionale di volontariato per la difesa dei consumatori) Ivano Giacomelli. Che punta il dito contro "il sistema di aggiornamento previsto, spesso farraginoso, inutile, molto burocratico". "Anche lo stimolo alla formazione deve essere più efficiente - dice - le tematiche devono essere affrontate con un certa libertà di scelta, gli enti formatori dovrebbero proporre argomenti nuovi e non rimanere nella rigidità che il ministero e gli ordini professionali indicano". Del resto, sottolineano le società scientifiche, "avere un medico aggiornato è una garanzia per i pazienti". Dal canto loro, in particolare alcune società scientifiche tirano le orecchie ai colleghi che non dedicano tempo a sufficienza per studiare i risultati di studi scientifici internazionali che possono cambiare in meglio la vita a tanti pazienti.