Il 2020, anno più caldo di sempre in Europa, quanto il 2016; si chiude così un decennio di temperature record
Il 2020, anno più caldo di sempre in Europa, quanto il 2016; si chiude così un decennio di temperature record
08 gennaio 2021, ore 12:00 , agg. alle 16:04
Lo ha annunciato oggi Copernicus Climate Change Service, il programma di osservazione della terra dell'Unione Europea; in Italia, il 2020, quinto anno più caldo di sempre dal 1800, record di eventi meteo estremi
Il 2020 tra i tanti record negativi che annovera, sarà ricordato anche per l’anno più caldo mai registrato a livello europeo, a pari merito con il 2016: un anno che ha chiuso un decennio di temperature record a testimonianza del riscaldamento globale , tra 2011 e 2020. Lo ha annunciato oggi Copernicus Climate Change Service, il programma di monitoraggio satellitare della Terra dell'Unione Europea. Il 2020 ha fatto registrare 1,25 gradi centigradi in più rispetto al periodo preindustriale, proprio come avvenne quattro anni fa quando si verificò un evento atmosferico ben preciso, El Niño, fenomeno oceanico naturale che compare in un periodo statisticamente variabile fra i 2 e i 7 anni che provoca un forte riscaldamento delle acque dell'Oceano Pacifico Centro-Meridionale e Orientale, tra dicembre e gennaio. Secondo la Nasa e l'Organizzazione meteorologica mondiale (WMO), El Niño, quattro anni fa, contribuì a un rialzo tra lo 0,1 e lo 0,2 gradi centigradi alla temperatura globale.
Anche a livello mondiale il 2020 risulta essere il più caldo di sempre
Secondo le rilevazioni effettuate dalla WMO, il periodo 2011-2020 verrà ricordato come il decennio più caldo mai registrato, anche a livello mondiale. Il calore degli oceani è a livelli record, con ondate di calore marine diffuse durante l'ultimo anno. Da quanto emerge dal Rapporto provvisorio sullo Stato del Clima Globale nel 2020, le ripercussioni più severe di questo stato di cose interessano gli ecosistemi marini che già soffrono di acque più acide. Nonostante gli stop causati dalla pandemia di COVID-19, le concentrazioni atmosferiche di gas serra continuano a crescere. Gli scienziati fanno notare che il caldo estremo registrato nel 2020 non è stato attenuato neppure dalla presenza di un altro evento atmosferico globale, La Niña che è l'opposto di El Niño e che rappresenta periodi di temperature della superficie del mare inferiori alla media nel Pacifico equatoriale centro-orientale. La Niña tende ad avere un effetto generale di raffreddamento sulle temperature globali, il che rende il calore globale di quest'anno ancora più notevole. Le temperature più calde della media, ovviamente, non sono state costanti in tutto il mondo.
In Italia, nel 2020 insieme caldo record e fenomeni atmosferici estremi
Nel nostro Paese sono stati dodici mesi segnati da eventi meteorologici estremi, in media quattro al giorno, tra grandinate, nevicate anomale, bombe d'acqua e tempeste. Lo rileva Coldiretti che traccia anche un bilancio di quanto questo abbia pesato sull'agricoltura italiana: 14 miliardi di euro, i danni, senza contare le decine di vittime causate dalle conseguenze del maltempo. Inoltre, il 2020 in Italia si classifica come il quinto più caldo dal 1800, con una temperatura superiore di quasi un grado rispetto alla media storica.
È allarmante la situazione nelle aree polari artiche
La regione artica ha registrato quest'anno un calore eccezionale. Dalla metà degli anni '80, le temperature dell'aria superficiale artica si sono riscaldate almeno due volte più velocemente della media globale. Il ghiaccio marino artico, la calotta glaciale della Groenlandia e i ghiacciai sono diminuiti rapidamente e nel 2020 è stata registrata la seconda estensione più bassa di sempre (da quando esistono misurazioni) del ghiaccio marino artico. Dopo questo primo campanello d’allarme si attende ora l’elaborazione dei dati raccolti dalle diverse agenzie ufficiali da parte dell’Organizzazione meteorologica Mondiale, che ha già anticipato a fine dicembre, che il 2020 si collocherà nei tre anni più caldi della storia.