Il 29 aprile un asteroide si avvicinerà al nostro pianeta ma non vi è alcun pericolo di collisione

Il 29 aprile un asteroide si avvicinerà al nostro pianeta ma non vi è alcun pericolo di collisione

Il 29 aprile un asteroide si avvicinerà al nostro pianeta ma non vi è alcun pericolo di collisione


19 aprile 2020, ore 10:35 , agg. alle 12:36

L’asteroide OR2, scoperto nel 1998, passerà vicino alla Terra ma non esiste alcun tipo di pericolo, rassicura la NASA

L’asteroide OR2 saluterà la terra

Dopo la Superluna ad inizio aprile e prima della cometa Atlas a maggio, il 29 aprile un asteroide passerà vicino al nostro pianeta. Si tratta dell’asteroide OR2, scoperto 22 anni fa, quindi nel 1998, dal programma NEAT (Near Earth Asteroid Tracking), gestito dalla NASA, che ha come obiettivo individuare e studiare i corpi celesti che transitano vicino alla Terra. L’asteroide non sarà visibile ad occhio nudo, anche se dei piccoli telescopi dovrebbero permettere di poterlo osservare avendo una luminosità di 10,9 magnitudini: il punto di passaggio sull’orizzonte, in ogni caso, è particolarmente basso il che rende la visibilità ancora minore. È possibile, tuttavia, seguire l’evento in live streaming gratuito, a partire dal 28 aprile alle 20, sul sito di Virtual Telescope. Il momento di massima vicinanza, cosiddetto “flyby” sarà raggiunto, secondo il NEAT, intorno alle 4:56 del mattino (ora americana) quindi verso le 11:56, in Italia. L’OR2 ha un diametro che oscilla, secondo le stime, tra 1,5 e 4 chilometri, il che lo rende grande quanto il Monte Everest. La NASA ha voluto rassicurare, tramite un tweet su NASA Asteroid Watch, che non vi è alcun pericolo di collisione essendovi una distanza grande quasi diciassette volte quella tra la Luna e la Terra: la possibilità che un asteroide possa colpire la Terra in 100 anni è, infatti, pari a uno su 50.000. Inoltre, ha suggerito agli appassionati di consultare il sito cneos.jpl.nasa.gov/ca dove è possibile trovare la lista di tutti gli asteroidi che passano in prossimità della Terra. 

La NASA si concentra sulla difesa planetaria

La NASA, a partire da quest’anno, attiverà l’Osservatorio Vera C. Rubin che permetterà di scoprire decine di migliaia di asteroidi in più. Infatti, come specificato da Ed Lu, ex astronauta e direttore esecutivo dell’Asteroid Institute, è in arrivo un’ondata di nuove osservazioni che permetteranno di tracciare molti più asteroidi portando ad una maggior controllo e, dunque, ad una maggior difesa planetaria.

Il 2020

L’anno in corso risulta essere ricco di eventi che segneranno la storia del nostro pianeta. In primis, quest’anno verrà sicuramente ricordato per la pandemia causata dal coronavirus in tutto il mondo. Un nemico invisibile che ha portato a misure restrittive, fino al lockdown, in molti Paesi e ha causato la morte di decine di migliaia di persone, soprattutto anziani. Inoltre, l’inizio dell’anno è stata segnato dal timore per una possibile escalation della tensione a causa dello scontro tra Iran e USA, numerose catastrofi naturali come gli incendi in Australia che hanno danneggiato la flora e la fauna, portando i koala a rischio estinzione, e l’innalzamento delle temperature in Antartide, nonché catastrofi umanitarie come quella che si sta verificando in Siria. Un altro evento che, sicuramente, verrà ricordato è la morte improvvisa di Kobe Bryant e sua figlia, di appena 13 anni, Gianna Maria Onore in un incidente in elicottero. Il 2020, in sintesi, non sembra essere un anno fortunato ma è sicuramente un anno che ricorderemo per aver segnato, infelicemente, la nostra storia e per averci messo di fronte alla certezza dell’inaspettato, dandoci una grande lezione per il futuro.


Argomenti

  • 2020
  • asteroide
  • catastrofi
  • catastrofi naturali
  • nasa