Il 3 ottobre si celebra la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza Photo Credit: agenzia fotogramma.it
03 ottobre 2022, ore 08:00
Nel giorno del naufragio al largo di Lampedusa, il 3 ottobre 2013, in cui persero la vita 368 persone, nel 2016 viene istituita la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza
Era 3 ottobre del 2013, un’imbarcazione salpata dalla Libia e diretta verso l’Italia, si ribalta a poche miglia dal porto dell’isola di Lampedusa. Il naufragio provocò 368 morti. I superstiti salvati furono 155, di cui 41 i minori. Questo naufragio è considerato uno delle più gravi catastrofi marittime nel Mediterraneo dall'inizio del XXI secolo. Erano tutte persone che stavano cercando di raggiungere l’Europa nel disperato tentativo di dare una svolta alla loro vita e trovare sicurezza. Tre anni dopo quel grave fatto, è stata istituita la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, grazie ad una legge, la 45/2016. Questa ricorrenza è stata istituita non solo per ricordare quella tragedia del mare, ma anche per sensibilizzare e commemorate tutte le vittime dell’immigrazione.
L’ UNHCR
L’UNHCR, ovvero l’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei Rifugiati, negli anni ha preso posizione a favore di questa iniziative ed ha salutato positivamente l’istituzione della Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, approvandola ufficialmente nel marzo del 2016. Da allora il 3 ottobre di ogni anni si celebra la giornata dedicata alle persone che hanno perso la vita nel tentativo di migrare verso migliori condizioni di vita. Ma l’ UNHCR ricorda che questo drammatico evento non è stato l’unico di questi anni di forte immigrazione verso l’Europa e che sono ancora molte le vite spezzate nel tentativo di cercare un approdo per vivere decentemente. Secondo i calcoli dell’Alto commissario Onu per i rifugiati, dal 3 ottobre 2013 ad oggi sono stati oltre 22.000 i rifugiati e migranti morti o dispersi nel mar Mediterraneo.
Le alternative
Le Nazioni Unite si sono impegnate affinché si dia un’alternativa a tutto questo e perché nessuno rischi più la vita, in quanto chi fugge da guerre e persecuzioni, spesso non ha i mezzi economici e, soprattutto alternative per raggiungere l’Europa. Spesso e volentieri queste persone finiscono per essere “merce” delle mafie. Secondo l’UNHCR solo quando si troveranno delle valide soluzioni , le persone in fuga non saranno più costrette a rivolgersi ai trafficanti e non rischieranno più la vita. l’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei Rifugiati propone, a tal proposito di aumentare le quote di re insediamento, di concedere visti per ragioni umanitarie e visti per motivi di studio e di lavoro alle persone in fuga da guerre e persecuzioni. Ma anche di facilitare i ricongiungimenti familiari e promuovere sistemi di sponsorizzazioni private.
Il Comitato 3 Ottobre
In Italia il Comitato 3 Ottobre partecipa ogni anno a Lampedusa (dal 2014) alle commemorazioni della Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, organizzate dal Comitato 3 Ottobre nel quadro del progetto “L’Europa inizia a Lampedusa”. Nel corso degli anni sono stati organizzati diversi incontri, promosso decine di iniziative dedicate agli studenti, ma anche workshop per i giovani, oltre a eventi musicali e artistici. Infine il Comitato 3 ottobre collabora con diverse scuole europee per costruire un’idea diversa dell’immigrazione e per sostenere politiche di accoglienza e inclusione, ma anche per costruire una banca dati del DNA delle vittime.