Il 5 febbraio del 1916 il tenore Enrico Caruso incide, negli Stati Uniti, una delle canzoni più famose al mondo, 'O sole mio

Il 5 febbraio del 1916 il tenore Enrico Caruso incide, negli Stati Uniti, una delle canzoni più famose al mondo, 'O sole mio

Il 5 febbraio del 1916 il tenore Enrico Caruso incide, negli Stati Uniti, una delle canzoni più famose al mondo, 'O sole mio


06 febbraio 2021, ore 11:00
agg. 08 febbraio 2021, ore 10:31

Accompagnato dalla Victor Orchestra, nel New Jersey, il tenore, per la prima volta, incide la canzone scritta dal giornalista Giovanni Capurro e composta da Edoardo di Capua

'O sole mio è sicuramente una delle canzoni più famose di tutti i tempi. Sono decine le versioni fatte, negli anni, dai più grandi protagonisti della musica mondiale. Quelle che hanno avuto maggior successo sono di Enrico Caruso e Luciano Pavarotti, da solo e con il gruppo dei "Tre Tenori". Ma come non ricordare anche l'interpretazione di Elvis Presley, col titolo di "It's Now or Never", derivata da una precedente incisione dell'attore e cantante Tony Martin. Il disco di Presley, del 1960, rimase per settimane primo nelle classifiche di tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Belgio, dall'Olanda alla Gran Bretagna, dall'Australia alla Germania. Vendette più di dieci milioni di copie, risultando il maggior successo della sua straordinaria carriera.


Così nasce un successo planetario

Tanti non sanno che 'O sole mio nacque, sull'asse Italia-Ucraina, dalla penna e dall'intuito di un giornalista, Giovanni Capurro, redattore delle pagine culturali del quotidiano "Il Roma" di Napoli. Capurro, nel 1898, scrisse il testo della canzone, "commissionando" la musica al suo amico, Eduardo Di Capua, che si trovava a Odessa, ora in Ucraina, ex Impero russo, insieme al padre, violinista in un'orchestra. Le famosissime note sarebbero state ispirate a Di Capua da una splendida alba sul mar Nero e dalla nobile, Anna Maria Vignati-Mazza, detta "Nina", sposa del Senatore Giorgio Arcoleo e vincitrice, a Napoli, del primo concorso di bellezza della città partenopea. La canzone venne presentata, ufficialmente, a Napoli, alla Festa di Piedigrotta, al concorso "La tavola rotonda: Giornale, letterario, illustrato, musicale della domenica", della Casa Editrice Ferdinando Bideri, ma non ottenne grande successo, classificandosi al secondo posto con un premio di 200 lire.

Gli autori della canzone morirono in povertà

Come abbiamo già detto, 'O Sole mio è una delle canzoni più famose di tutti i tempi, ma, purtroppo per loro, non fruttò molto ai suoi due autori, Capurro e Di Capua, che, addirittura, morirono in povertà, rispettivamente nel 1920 e nel 1917. La casa di edizioni musicali Bideri continua a percepire le royalty del pezzo, che, nonostante sia passato più di un secolo dalla registrazione, non è ancora divenuto di pubblico dominio. Infatti, nell'ottobre 2002, il Tribunale di Torino ha riconosciuto Alfredo Mazzucchi, deceduto nel 1972, come coautore della melodia, di conseguenza il brano rimarrà sotto copyright fino al 2042.


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