Il 6 Febbraio 1952 iniziò il regno di Elisabetta II, la regina d'Inghilterra più longeva della storia
06 febbraio 2021, ore 09:00
agg. 08 febbraio 2021, ore 10:29
69 anni fa la giovane figlia di Giorgio VI apprese la notizia della morte del padre durante un viaggio nello stato africano del Kenya
Le condizioni fisiche di re Giorgio VI da diversi mesi erano in peggioramento, e a rappresentarlo in molti appuntamenti ufficiali è la primogenita Elizabeth Alexandra Mary, designata a succedere al padre dalla tenera età di dieci anni. All’inizio del 1952, la giovane rampolla, in compagnia del consorte Filippo, è impegnata in un viaggio istituzionale attraverso i paesi del Commonwealth per consolidare le relazioni con i membri dell’ex Impero britannico. Durante la visita in Kenya, la mattina di mercoledì 6 febbraio arrivano da Londra notizie di estrema gravità. Il cuore del Re, prostrato dal tumore ai polmoni, non ha retto e un infarto lo ha stroncato definitivamente durante il sonno. In casi del genere non c’è molto tempo per dolersi della grave perdita, bisogna farsi immediatamente carico delle sorti del regno, che da questo momento sono nelle mani di una giovane donna. Le viene chiesto con quale nome intende indossare la corona e la scelta è repentina e ferma: conserverà il suo nome che è anche quello di sua madre.
Elisabetta II
Così, senza un’investitura ufficiale e lontana dalla madre patria, diviene «Sua Maestà Elisabetta II, per Grazia di Dio, Regina del Regno Unito di Gran Bretagna e di Irlanda del Nord e dei suoi altri Reami e Territori, Capo del Commonwealth, Difensore della Fede». Lasciato in fretta il “Treetops hotel”, sito nelle vicinanze del Parco Nazionale di Aberdare e divenuto in seguito una meta turistica per l’eccezionale fatto storico, la Regina ritorna in patria per i funerali del padre, la sua prima uscita ufficiale. Nei giorni seguenti, la coppia reale si trasferisce a Buckingham Palace, residenza ufficiale della corona inglese, cui però viene preferito il Castello di Windsor, considerato la propria casa. Per l’incoronazione in pompa magna bisogna attendere un anno e mezzo. Nel frattempo, lo scenario politico che l’accoglie è quello di un paese che vede cambiare il proprio prestigio internazionale a vantaggio delle due superpotenze Usa e Urss, rispetto alle quali grazie alla saggia guida di Winston Churchill l’Inghilterra si ritaglia un ruolo di sostenitore della distensione.
Un regno lungo e difficile
Elisabetta deve affrontare il tramonto dell’Impero britannico, segnato dalle rivolte in Kenya e Iran e soprattutto dalla crisi del Canale di Suez, che sancisce la rinuncia a ogni tentativo di imporre la propria sovranità. Seguono i decenni degli attentati terroristici in Irlanda e Scozia, attraversate da forti spinte autonomiste fino alla pace degli anni Novanta. Sotto di lei si avvicendano 12 primi ministri ma quelli che lasciano il segno sono tre: Churchill, Margaret Thatcher e Tony Blair. Nonostante il carattere schivo, in parte mitigato dalla passione per abiti colorati e copricapo alquanto originali, la Sovrana si conquista nei decenni successivi l’affetto della gente. Un rapporto che subisce un serio ridimensionamento nel 1997, con la morte di Lady Diana, moglie del primogenito ed erede Carlo. E’ il momento di minore popolarità, con l’opinione pubblica che vede nella sua reazione fredda alla tragica scomparsa, il chiaro segno dell’ostilità verso la nuora. Nel 2007 raggiunge un primato storico: la più anziana sovrana britannica di tutti i tempi.