Il 7,2% degli italiani è vegetariano, 6 giovani under 35 su 10 considerano i prodotti a base vegetale un "aiuto per il Pianeta"

Il 7,2% degli italiani è vegetariano, 6 giovani under 35 su 10 considerano i prodotti a base vegetale un "aiuto per il Pianeta"

Il 7,2% degli italiani è vegetariano, 6 giovani under 35 su 10 considerano i prodotti a base vegetale un "aiuto per il Pianeta"   Photo Credit: Pexels


30 settembre 2024, ore 17:00

Domani, martedì primo ottobre 2024 si celebra la Giornata Mondiale dei vegetariani

Il 7,2% degli italiani si dichiara vegetariano. Il dato è in forte crescita rispetto al 2023 quando si attestava intorno al 4,2% della popolazione. Inoltre più di 6 giovani under 35 su 10 dichiarano di considerare i prodotti a base vegetale un "aiuto per il Pianeta". È la fotografia del rapporto tra italiani e prodotti plant-based scattata dal Gruppo Prodotti a Base Vegetale di Unione Italiana Food (prima associazione in Italia per rappresentanza diretta di categorie merceologiche alimentari e tra le prime in Europa) in vista della Giornata Mondiale dei Vegetariani, che si celebrerà domani, domenica 1° ottobre.

"La sostenibilità è il fattore che determina le scelte di acquisto"

Sonia Malaspina, presidente del Gruppo Prodotti a Base Vegetale di Unione Italiana Food, afferma: "La crescente inclinazione verso una dieta vegetale, certificata da numerosi studi e dati, rappresenta un profondo cambiamento culturale e di consumo nella nostra società, dove la sostenibilità è diventata un fattore determinante nelle scelte di acquisto. Questo vale sia per chi sceglie una dieta vegetariana sia per chi vuole mantenere un approccio ampio, senza rinunciare alle proteine animali, ma semplicemente aumentando il consumo di quelle vegetali". A spingere, soprattutto i più giovani, verso la scelta vegetariana è l'attenzione alla sostenibilità. Infatti, una dieta a base vegetale può contribuire in modo significativo alla riduzione delle emissioni di gas serra.

Più alimenti vegetali, meno gas serra

Lo studio osserva che se adottassimo a livello globale diete ad alto contenuto di alimenti vegetali, si potrebbe ridurre la perdita di biodiversità dal 5% fino al 46%. In Italia, l'adozione diffusa di una dieta più ricca di alimenti di origine vegetale (verdura, frutta, cereali integrali, legumi), avrebbe effetti molto positivi in termini di minori emissioni di gas serra e maggiore risparmio idrico, rispetto all'attuale regime alimentare. Quale esempio: si produrrebbero gas serra equivalenti a 106 Mt CO2eq, anziché 187; inoltre verrebbero utilizzati terreni coltivati pari a 15 mila campi di calcio, anziché 20 mila e l'acqua consumata sarebbe pari a 17 km³, anziché 26, con un risparmio idrico equivalente a 3 milioni e 600 mila piscine olimpioniche.

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