Il battesimo di Achille Lauro sul palco di Sanremo non è blasfemo, è arte. Parola di cattolica
02 febbraio 2022, ore 16:59
L'esibizione del cantante all'Ariston ha scatenato polemiche all'interno della Chiesa, ma non solo
Il battesimo di Achille Lauro
Achille Lauro non è nuovo a performance originali. Ne ha realizzate a decine, alcune delle quali proprio a Sanremo sia come artista in gara sia come ospite. Ieri sera proprio a lui è toccato il compito di aprire il 72esimo Festival con la canzone Domenica, che non a caso per i Cristiani è il giorno dedicato al Signore. Sul palco con lui alcune performer di un Gospel Choir americano. Un ambientazione, dunque, che già di per sè faceva pensare a quelle colorite celebrazioni religiose a cui molti di noi hanno partecipato durante un viaggio negli Stati Uniti. Il gesto che scatenato la bufera è arrivato alla fine dell'esibizione, quando Achille Lauro, a torso e piedi nudi, si è autobattezzato cospargendosi il capo di acqua con una conchiglia in tutto e per tutto simile a quelle usate nelle chiese. E qui, è proprio il caso di dirlo, apriti cielo...
La polemica infuocata
Uno dei primi a tuonare è stato il Vescovo di Sanremo, monsignor Antonio Suetta, che ha sostanzialmente definito l'esibizione di Achille Lauro penosa e ha detto che la scena ha confermato "la brutta piega che ha preso l'evento canoro", chiedendo poi l'intervento delle istituzioni. Per non parlare del Codacons, che ha denunciato il cantante e la Rai per blasfemia e ha annunciato che invierà il video della performance a Papa Francesco perchè intervenga. L'Osservatore Romano, l'organo di stampa ufficiale della Santa Sede, invece, sollecitato a prendere posizione dallo stesso Fiorello, ha risposto in modo ironico, ricordando David Bowie che pregò il padre nostro in ginocchio e affermando che non ci sono più i trasgressori di una volta e che a essere davvero trasgressivo è il Vangelo.
Amadeus e noi Cattolici
A una domanda dell'inviato di RTL 102.5, Enrico Galletti, in conferenza stampa a Sanremo, Amadeus ha risposto di non trovare l'esibizione di Achille Lauro irrispettosa perchè si tratta di un artista. Il direttore del Festival ha precisato di essere molto credente. Da cattolica praticante, mi trovo perfettamente in linea con Amadeus. Una rappresentazione artistica di qualsiasi tipo va interpretata alla luce del contesto, del protagonista della stessa performance e, soprattutto, della assoluta libertà di espressione. Achille Lauro ha intitolato una canzone Domenica, ha scelto un coro gospel e ha deciso di accompagnare il tutto con un gesto che richiama il battesimo. Ma si è trattato di un gesto compiuto sul palco di un teatro, davanti al pubblico in sala e a milioni di persone. Nulla a che vedere con l'intimità del Sacramento. Piuttosto una rappresentazione del Sacramento, che tale deve restare. Diverso sarebbe stato se Achille Lauro avesse accompagnato il gesto simbolico con qualche forma di turpiloquio e di discorso chiaramente blasfemo. Così invece si tratta di una performance visuale, puramente artistica e, in quanto tale, perfettamente lecita.