29 marzo 2021, ore 20:08
Pelle è considerato il mandante dela strage di Natale a San Luca
La latitanza finita in una clinica
Dopo quasi due anni, la latitanza di Francesco Pelle è finita nelle scorse ore a Lisbona, in Portogallo. I carabinieri lo hanno identificato in una clinica. Pelle era in cura perchè positivo al coronavirus. Il blitz è scattato durante la notte. Ora il boss dell'Ndrangheta di San Luca, conosciuto come Ciccio Pakistan si trova piantonato nell'Hospital de Sao Josè di Lisbona, dove è ricoverato per le conseguenze del Covid. Ad arrestare il latitante, gli uomini dell'Unità Nazionale contro il Terrorismo di Lisbona dopo le indagini dei carabinieri del Reparto operativo di Reggio Calabria, del Gruppo di Locri e della Compagnia di Bianco. Il nome di Francesco Pelle era inserito nell'elenco dei ricercati più pericolosi d'Italia.
La Strage di Natale
Francesco Pelle deve scontare una condanna all'ergastolo per la Strage di Natale del 24 dicembre 2006. Venne assassinata Maria Strangio, la moglie del boss Giovanni Luca Nirta, capo della cosca contrapposta in quella che è diventata celebre come la faida di San Luca. Nell'agguato rimasero ferite 4 persone, compreso un bambino. L'attacco fu la risposta all'attentato in cui, ad Africo, il 31 luglio 2006, Ciccio Pakistan fu ferito alla schiena da un colpo di fucile mentre si trovava sul terrazzo di casa con in braccio il suo primogenito neonato. Il bambino rimase illeso, ma il proiettile lesionò la spina dorsale di Pelle costringendolo da allora sulla sedia a rotelle. La disabilità non ha impedito al boss, oggi 43enne, di rivestire un ruolo di primo piano nella faida di San Luca. La vendetta dei Nirta-Strangio alla strage di Natale arrivò 8 mesi più tardi, a Ferragosto 2007. Le armi spararono a Duisburg, in Germania, uccidendo sei persone ritenute vicine alla cosca Pelle-Vottari in quello che fu l'epilogo della faida.
La fuga di Ciccio Pakistan
Due settimane dopo la mattanza in Germania, Ciccio Pakistan sfuggì alla cattura. Diventato latitante, fu arrestato dal Ros nel 2008 a Pavia dove era ricoverato, sotto falso nome, nella Clinica Fondazione Maugeri. Dopo nove anni di carcere e un annullamento con rinvio della Cassazione, nel 2017, in attesa della sentenza definitiva, Pelle fu scarcerato per decorrenza termini. Disposto l'obbligo di dimora a Milano, però, poche settimane prima della condanna definitiva all'ergastolo, nel luglio 2019, fuggì. Sempre sulla sedia a rotelle, Ciccio Pakistan lasciò la Lombardia e fece perdere le sue tracce. I Carabinieri da tempo avevano il sentore che il boss di San Luca si nascondesse in Portogallo.
Argomenti
Ciccio Pakistan
Francesco Pelle
Lisbona
Ndrangheta
Strage di Natale