Il Brasile estraderà in Italia il boss della 'ndrangheta Rocco Morabito
09 marzo 2022, ore 08:00
Morabito era considerato il secondo latitante più pericoloso dopo Matteo Messina Denaro. La sentenza del tribunale dovrà ora essere firmata dal presidente Bolsonaro
La prima sezione della Corte suprema del Brasile ha approvato l'estradizione in Italia di Rocco Morabito, il narcotrafficante della 'ndrangheta considerato il secondo latitante più pericoloso dopo Matteo Messina Denaro. Lo scrive il portale di notizie brasiliano Uol. Nel maggio 2021, ricorda il portale, Morabito era stato arrestato dalla polizia federale a Joao Pessoa, ed era quindi stato trasferito al penitenziario federale di Brasilia, dove è attualmente detenuto.
Le condizioni
Nella sua ordinanza, la Corte suprema ha disposto che l'Italia rispetti alcuni requisiti richiesti dalla legislazione brasiliana in caso di estradizione, come la sottrazione da una eventuale condanna della detenzione scontata in Brasile e l'applicazione di una pena massima di trent'anni di carcere.
La sentenza
La sentenza della prima sezione della Corte suprema brasiliana che ha autorizzato l'estradizione in Italia di Rocco Morabito è stata adottata all'unanimità dalla presidente Carmen Lucia e dai giudici Alexandre de Moraes, Luis Roberto Barroso e Rosa Weber. È difficile che la difesa del boss della 'ndrangheta possa trovare altri cavilli per ritardarne l'esecuzione, per cui il dossier dovrebbe ora essere trasferito al presidente della repubblica Jair Bolsonaro che dovrà firmarlo e far sì che il ministero della Giustizia avvii le procedure previste dal trattato di cooperazione internazionale italo-brasiliano. I media brasiliani hanno riferito che i legali di Morabito avevano cercato di impedire l'estradizione sostenendo, tra l'altro, che il loro difeso era perseguitato in Italia. Nello stesso tempo il boss italiano aveva anche presentato una domanda di asilo politico al governo brasiliano. I giudici della Corte suprema hanno valutato che le condanne comminate dalla giustizia italiana riguardano reati comuni, non politici, e che "l'Italia è una democrazia". Prima dell'inizio dell'udienza, la difesa di Morabito, che ha 54 anni, ha chiesto alla presidente Carmen Lucia di togliere il caso dall'ordine del giorno del processo, trasferendolo alla prossima sessione. L'argomento era che c'è una decisione imminente della Corte interamericana dei diritti umani, chiamata in causa per verificare una presunta illegalità delle procedure della giustizia italiana, oltre al fatto che il governo brasiliano non si era ancora pronunciato sulla richiesta di asilo. Tale richiesta non è però stata accolta dai giudici della Corte.