Il Brasile saluta il suo re, addio a Pelè, forse il più grande calciatore di sempre, sicuramente il più completo

Il Brasile saluta il suo re, addio a Pelè, forse il più grande calciatore di sempre, sicuramente il più completo

Il Brasile saluta il suo re, addio a Pelè, forse il più grande calciatore di sempre, sicuramente il più completo   Photo Credit: agenziafotogramma.it


30 dicembre 2022, ore 13:25

In Brasile proclamati tre giorni di lutto nazionale per la scomparsa di Pelè, morto a San Paolo a causa di un tumore. Aveva 82 anni, è stato l'unico calciatore ad aver vinto tre mondiali.

UNICO A VINCERE TRE MONDIALI

O rey, il re. Probabilmente il più grande calciatore di tutti i tempi. Sicuramente il più completo. In grado di segnare di destro, di sinistro, di testa, in rovesciata. Con giocate di classe ma anche con azioni di forza fisica. Pelè è l’unico giocatore ad aver vinto tre mondiali: il primo, in Svezia, quando non aveva ancora compiuto 18 anni, ma già da protagonista. Si è poi ripetuto nel 1962 e nel 1970, quando in finale ne fece le spese l’Italia. Proprio contro gli azzurri segnò uno dei suoi gol iconici: un colpo di testa dopo essere rimasto sospeso in aria per un tempo che sembrava impossibile. Un’altra rete stupenda, in rovesciata, l’ha segnata in un film: “Fuga per la vittoria”. Per una volta Pelè è stato anche attore.

UNA VITA AL SANTOS

Il padre lo voleva chiamare Edison, in omaggio all’inventore della lampadina. Ma all’anagrafe si scordarono una lettera: Edson Arantes do Nascimento è stato quasi subito Pelè. Da piccolo lui aveva storpiato così il nomignolo di un suo idolo, il portiere Bilè. A 13 anni il suo talento era già cristallino, il Santos non se l’è fatto scappare. Arrivando nella città costiera vicino a san Paolo Pelè vede per la prima volta il mare, e qualcuno racconta che per l’emozione si tuffò con i vestiti addosso. Quell’oceano non lo ha mai attraversato per andare a giocare con una squadra europea. Il Santos è rimasta la sua squadra per l’intera carriera, a parte una appendice finale nei Cosmos, negli Stati Uniti, ma quello era show non calcio. Pelè ha segnato qualcosa come 1281 gol. Ha vinto tutto: 14 campionati brasiliani, 2 coppe Libertadores, 2 coppe Intercontinentali. Qualcuno gli imputa di non essersi mai confrontato con le difese più ermetiche del calcio europeo, come invece ha fatto Maradona. Ma ai mondiali Pelè ha inciso – e parecchio- anche contro le nazionali del vecchio continente. E nelle varie finali di coppa Intercontinentale ha segnato ben sette gol.

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LE LACRIME DEL BRASILE

In Brasile sono stati proclamati tre giorni di lutto nazionale. Un lungo addio all’eroe che ha dato lustro al paese. Una perdita così grave non si aveva dal 1994, quando morì Ayrton Senna. Anzi, quella fu una notizia ancor più traumatica, perché arrivata all’improvviso. Nel caso di Pelè, tutti erano consapevoli della gravità della situazione, il tumore al colon si era diffuso e si era capito che ormai c’era ben poco da fare. Nello stadio del Santos verrà allestita la camera ardente, lunedì 2 gennaio ci sarà la veglia funebre, martedì verranno celebrati i funerali solenni. E il Brasile si fermerà per salutare il suo re.


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