Il Cavaliere eterno e le elezioni in Sicilia
03 novembre 2017, ore 16:06
Il punto sulla politica di Alberto Ciapparoni
Alla vigilia del voto in Sicilia per eleggere il nuovo Governatore, nelle ultime ore c’è un solo indiscusso protagonista della politica italiana, fra comizi, interviste e articoli, e si chiama Silvio Berlusconi. Dato per morto, politicamente parlando, mille volte, in realtà è caduto sì in tante occasioni ma è sempre risorto, e ora dà ancora le carte nel centrodestra. Strano, un po’ incredibile ma tutto vero, a 80 anni suonati l’ex presidente del Consiglio e attuale leader di Forza Italia domina la discussione fra i partiti. E sembra davvero ringiovanito: è dimagrito, è in buona forma fisica, regale battute e barzellette come ai vecchi tempi. Insomma, la verità è chiarissima: tutti devono fare i conti di nuovo con il Cavaliere. Sia gli avversari politici, M5S e PD, sia gli alleati. E paradossalmente proprio per quest’ultimi, cioè Matteo Salvini (Lega) e Giorgia Meloni (Fdi) e la stessa Fi, Berlusconi costituisce il problema più grosso: è una presenza così ingombrante che il centrodestra appare senza un futuro certo. Non è stata coltivata una classe dirigente, non sono stati sciolti i nodi della linea politica, non si vedono all’orizzonte leader aggreganti dell’intera area. Un Cavaliere croce e delizia.