Il conflitto in Medio Oriente. L’Iran sequestra cargo ‘legato a Israele’. Usa, rischio attacco imminente degli iraniani
Il conflitto in Medio Oriente. L’Iran sequestra cargo ‘legato a Israele’. Usa, rischio attacco imminente degli iraniani Photo Credit: Fotogramma.it
13 aprile 2024, ore 15:00
Israele resta in stato di massima allerta. Preoccupazione di Roma per i militari italiani al confine tra Libano e Israele
La tv di Stato dell'Iran ha confermato che una nave da cargo "legata a Israele" è stata sequestrata dalle forze della Repubblica islamica nello stretto di Hormuz. Una prima mossa di Teheran in uno scenario di minaccia dipinto dall’intelligence americana che prevede nelle prossime 24-48 il rischio di un attacco massiccio con 100 droni e decine di missili dall'Iran sul territorio di Israele verso obiettivi militari e governativi. Washington tenterà di intercettare qualsiasi arma lanciata verso lo Stato ebraico, il presidente Biden ha chiesto all’Iran di non attaccare. E il segretario di Stato Blinken ha ribadito che un'escalation non andrebbe a vantaggio di nessuno nella regione. Un rischio che esiste anche per il ministro degli Esteri Tajani che ieri al telefono con il suo omologo iraniano ha invitato alla prudenza preoccupandosi di tutelare i militari italiani che sono al confine tra Libano e Israele. e ha insistito sulla necessità di garantire il traffico mercantile attraverso Suez e il mar Rosso. Mi è stato detto –conclude Tajani- che gli Houthi non attaccheranno mercantili che non portano armi a Israele.
IDF, L'IRAN SUBIRÀ CONSEGUENZE SE AGGRAVA LA SITUAZIONE
A parlare è il portavoce militare Daniel Hagari “L'Iran subirà le conseguenze della scelta di aggravare ulteriormente la situazione”. Nel comunicato diffuso durante il riposo sabbatico Hagari ha aggiunto che “Israele è in massima allerta. Abbiamo aumentato la nostra disponibilità a proteggere Israele da ulteriori aggressioni iraniane. Siamo anche pronti a rispondere. L'Idf è pronto a tutti gli scenari e intraprenderà i passi necessari, insieme ai suoi alleati, per proteggere il popolo di Israele”. Lo scenario descritto da Hagari è quello di un allargamento del conflitto che in realtà è già avvenuto “L'Iran finanzia, addestra e arma i mandatari del terrorismo in tutto il Medio Oriente e oltre. Hamas, sostenuto dall'Iran, ha iniziato questa guerra il 7 ottobre; Hezbollah, sostenuto dall'Iran, ha ampliato questa guerra l'8 ottobre; e da allora, le milizie appoggiate dall'Iran in Iraq e Siria, e gli Houthi appoggiati dall'Iran nello Yemen, hanno trasformato questo conflitto in un conflitto globale”. L'Iran - ha sottolineato Hagari- “è il più grande Stato sponsor del terrorismo nel mondo. La sua rete terroristica non minaccia solo il popolo di Israele, di Gaza, del Libano e della Siria; il regime iraniano alimenta la guerra in Ucraina e oltre”.
TAJANI, C'E' RISCHIO ESCALATION, HO INVITATO A PRUDENZA MINISTRO ESTERI IRAN
Si dice preoccupato, il capo della Farnesina, dalla situazione molto tesa in Medio Oriente, “i rischi di una escalation ci sono”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine di un evento di Forza Italia a Milano. “Ieri ho parlato per un'ora con il ministro degli Esteri dell'Iran e ho invitato alla prudenza. Mi sono preoccupato di tutelare i militari italiani che sono al confine tra Libano e Israele - ha aggiunto - e ho insistito sulla necessità di garantire il traffico mercantile attraverso Suez e il mar Rosso. Mi è stato detto che gli Houthi non attaccheranno mercantili che non portano armi a Israele”. Quindi il forte appello alla prudenza, serve una de-escalation non un’escalation “Perché poi un attacco provoca una reazione e la reazione provoca la contro-reazione. Il messaggio di pace, positivo, che dà l'Italia, che è un Paese amico di Israele ma che vuole avere dialogo con tutti i Paesi di quell'area - ha chiosato il ministro - è quello di essere tutti quanti sempre più prudenti quando si compiono azioni di tipo militare”.