Il Covid colpisce anche la Lotteria Italia, mai così giù la vendita dei biglietti, solo 4,7 milioni di tagliandi

Il Covid colpisce anche la Lotteria Italia, mai così giù la vendita dei biglietti, solo 4,7 milioni di tagliandi

Il Covid colpisce anche la Lotteria Italia, mai così giù la vendita dei biglietti, solo 4,7 milioni di tagliandi


29 dicembre 2020, ore 08:00

Complice anche lo stop agli spostamenti a causa del Coronavirus, cala la vendita dei biglietti della tradizionale Lotteria Italia, solo 4,7 milioni i tagliandi acquistati

La pandemia ha messo in ginocchio anche il settore del gioco, con una raccolta annua che registra un calo del 25% ed un conseguente mancato introito per l'Erario di 5 miliardi di euro. E neanche la tradizionale Lotteria Italia, che nel 2020 compirà 64 anni, riesce a scampare all'anno orribile della crisi sanitaria ed economica. Mai, da quando si hanno a disposizione i dati (ovvero dal 1978), sono stati venduti così pochi biglietti per l'appuntamento dell'Epifania.

Il crollo storico della vendita dei biglietti

Quest'anno, secondo una stima realizzata dall'agenzia specializzata Agipronews, sono stati venduti appena 4,7 milioni di tagliandi, facendo registrare un crollo storico dovuto, in particolare, ai provvedimenti restrittivi adottati per far fronte al coronavirus, dalle chiusure delle sale ai divieti di spostamento. Sono proprio le stazioni, gli aeroporti e gli autogrill, infatti, i luoghi che hanno ancora oggi maggior appeal nella vendita dei biglietti per la Lotteria Italia, nonostante nel 2020 si sia registrato il segno positivo nella vendita dei tagliandi online.

Quali le cause che hanno portato a questo risultato

Ma, prima il lockdown e poi le zone rosse ed arancioni, hanno di fatto sovvertito la tradizione di sfidare la fortuna durante le soste in viaggio. Quest'anno, se i dati saranno confermati, si registrerà un incasso di 23,5 milioni di euro, con un calo del 30% rispetto ai 34 milioni dello scorso anno. Si tratta comunque di un trend in negativo che dura ormai da più di un decennio, al quale hanno contribuito la nascita di nuovi giochi e nuove scommesse, soprattutto online.

Gli effetti della pandemia sul settore del gioco legale in Italia

Ma non è solo la Lotteria Italia ad aver sofferto degli effetti della pandemia. Tutto il comparto del gioco legale in Italia, come rivela Agimeg, chiuderà l'anno in negativo, a causa - in particolare - dei 165 giorni di chiusura delle attività. Uno stop che avrà un impatto significativo sulla raccolta. Secondo le stime dei concessionari, infatti, il settore perderà circa il 25% degli incassi, con una raccolta stimata in 80/82 miliardi di euro, contro i 110 miliardi del 2019. La riduzione della raccolta, ripartita diversamente tra i diversi settori avrà ripercussioni anche in termini di gettito erariale, con un calo di circa 4,5/5 miliardi di euro. Lo scorso anno nelle casse dello Stato finirono 11,5 miliardi di euro, nel 2020 se ne prevedono tra i 6,5 e 7 miliardi.

Quali i settori più colpiti

Il settore più colpito è quello di slot e Vlt, con un calo rispettivamente del 50% e del 65%. Complessivamente, nel 2020 dagli apparecchi da intrattenimento arriveranno 3,5 miliardi di gettito erariale in meno. La stima relativa alla raccolta sulle scommesse sportive segna invece un -20%, valore che si ottiene dalla forte riduzione del gioco fisico (-40%) e dall'incremento delle scommesse online (+6%). Perdite consistenti anche per le lotterie ed i giochi numerici, comparto che nel 2019 ha portato circa 3 miliardi nelle casse dello Stato e per i quali nel 2020 si stima un gettito erariale di circa 2,2 miliardi, con una perdita di 800 milioni di euro. In controtendenza, invece, il gioco a distanza (escluse le scommesse, che hanno risentito della chiusura dei campionati), che segnerà a fine anno un incremento del 40%.


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