Il Covid frena le nascite. Istat, entro fine anno meno di 59 milioni di abitanti

Il Covid frena le nascite. Istat, entro fine anno meno di 59 milioni di abitanti

Il Covid frena le nascite. Istat, entro fine anno meno di 59 milioni di abitanti


14 dicembre 2021, ore 18:00

L’Istituto di Statistica certifica un record di denatalità nei due anni della pandemia. In media si diventa madri a 31,4 anni, E da più parti si levano le voci perchè la denatalità sia considerata una grande emergenza e per aiutare le famiglie

Culle sempre più vuote, nei primi nove mesi dell’anno sono 12 mila e 500 in meno rispetto allo stesso periodo del 2020. Secondo l’Istat un trend negativo su cui hanno pesato gli effetti negativi innescati dall'epidemia di Covid e che segue quanto avvenuto lo scorso anno quando sono nati poco più di 404mila bambini, 15 mila in meno rispetto al 2019. Un record negativo che si accentua a novembre e dicembre, mesi in cui si cominciano a contare le nascite concepite all'inizio dell'ondata epidemica. Una denatalità senza più distinzione tra nord e sud, l’età media in cui si diventa madri, sopra i 31 anni, è aumentata di oltre 3 anni dal 1995. Leonardo e Sofia restano i nomi preferiti. Il professor Blangiardo, presidente dell’Istat spiegaEntro la fine dell'anno in Italia gli abitanti saranno meno di 59 milioni”.

1,17 FIGLI A DONNA ITALIANA, NUMERO PIU' BASSO DI SEMPRE

Il numero medio di figli delle donne di cittadinanza italiana nel 2020 è stato pari a 1,17. Si tratta del numero più basso di sempre. E' quanto emerge da un rapporto dell'Istat. Dal 2008 le nascite sono diminuite di 171.767 unità (-29,8%). Il calo è attribuibile per la quasi totalità alle nascite da coppie di genitori entrambi italiani (316.547 nel 2020, oltre 163 mila in meno rispetto al 2008). Dal 2012 al 2020 sono diminuiti anche i nati con almeno un genitore straniero (quasi 19 mila in meno) che, con 88.345 unità, costituiscono il 21,8% del totale dei nati, oltre 4 mila in meno solo nell'ultimo anno.

D'INCA', DENATALITA' E' LA GRANDE EMERGENZA DEL PAESE

Il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà esprime il suo allarme sui social e twitta “I dati Istat sono un campanello d'allarme. -15 mila nascite nel 2020 e -12.500 nel 2021. La denatalità è la grande emergenza del nostro Paese. Le misure economiche e di sostegno alle famiglie devono diventare strutturali".

MEDICI, CALO NASCITE DRAMMATICO, AIUTARE ASPIRANTI FAMIGLIE

La pandemia continua ad accentuare il calo demografico, che prosegue anche nel 2021. "Di fronte a questi numeri, che appaiono drammatici, non resta che ribadire l'urgente necessità di mettere in campo una più vasta gamma di aiuti agli aspiranti genitori e alle famiglie, sia dal punto vista sociale, economico, lavorativo, che, soprattutto, sanitario, allargando l'accesso ai servizi pubblici di medicina della riproduzione in tutto il Paese". Lo afferma Filippo Maria Ubaldi, presidente della Società italiana di Fertilità e Sterilità-Medicina della riproduzione (Sifes-Mr).

FORUM FAMIGLIE,SUBITO PIANO NATALITA' CON RISORSE PNRR

"Anche oggi l'Istat certifica il calo delle nascite, mettendo nero su bianco il forte impatto della pandemia che ha portato la fecondità al minimo storico. Ormai non c'è più tempo, non possiamo pensare di sopravvivere in un perenne stato d'emergenza". Lo afferma Gigi De Palo, presidente nazionale del Forum delle famiglie e ideatore degli 'Stati Generali della natalità', che chiede il varo di un piano nazionale per la natalità realizzato con risorse del Pnrr.


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