Il ct Roberto Mancini ancora positivo al Covid, dovrà rinunciare anche alla trasferta in Bosnia

Il ct Roberto Mancini ancora positivo al Covid, dovrà rinunciare anche alla trasferta in Bosnia

Il ct Roberto Mancini ancora positivo al Covid, dovrà rinunciare anche alla trasferta in Bosnia


Il ct è sempre asintomatico, ma non si è negativizzato, quindi resta in quarantena; anche dopodomani per Bosnia-Italia sulla panchina degli Azzurri ci sarà Evani

CT ancora positivo

Il Covid non se ne è ancora andato. Dopo due settimane dal primo tampone positivo, Roberto Mancini non si è ancora negativizzato, questa mattina è arrivato l’esito dell’ultimo test. Il commissario tecnico della Nazionale prosegue dunque la quarantena nella sua abitazione di Roma. Mancini sta bene, è sempre stato asintomatico, ma naturalmente non potrà prendere parte alla trasferta degli Azzurri che domani voleranno a Sarajevo dove mercoledì sera affronteranno la Bosnia-Erzegovina. A guidare l’Italia dalla panchina sarà, per la terza volta consecutiva, Chicco Evani. Roberto Mancini continuerà a seguire i suoi a distanza, cosa già avvenuta nell’ultima settimana, peraltro con ottimi risultati. Ieri, subito dopo la bella vittoria sulla Polonia, il commissario tecnico ha twittato così: “Una grande prestazione di squadra. Non era facile, ma abbiamo avuto la giusta mentalità. Saremo testa di serie ai sorteggi di qualificazione ai #Mondiali2022. Complimenti ai ragazzi, al mister Chicco #Evani e a tutto lo staff di una bellissima #Nazionale! #Mancio #ItaliaPolonia”.

Rinascita azzurra

Quella che sta crescendo, sembra in effetti essere una bella Nazionale. Tre anni fa, sotto la sciagurata gestione di Giampiero Ventura, si era toccato il fondo. Ora c’è una squadra che piace: ieri sera a Reggio Emilia abbiamo visto pressing, rapidità, triangolazioni. Il gol di Domenico Berardi è arrivato dopo una serie di 27 passaggi consecutivi tra gli Azzurri. Ottima anche la fase difensiva, il temuto Lewandowski è stato disinnescato. Se proprio dobbiamo trovare un difetto a questa Nazionale, rileviamo che fa un po’ di fatica a segnare in rapporto alla grande mole di gioco sviluppata. Del resto, che in Italia manchi un centravanti forte è risaputo; ci si deve arrangiare con quello che c’è, sapendo che alla vittoria ci si può arrivare anche attraverso la forza del gioco. Ora si dovrà completare l’opera e vincere anche A Sarajevo per confermarsi in testa al girone di Nations league e qualificarsi così per le Final Four. L’Italia ha un punto di vantaggio sull’Olanda e due lunghezze di margine sulla Polonia: dopodomani si giocheranno Bosnia-Italia e Polonia-Olanda. Con un successo gli Azzurri potrebbero disinteressarsi del risultato dei loro inseguitori; in caso di pareggio si deve sperare che l’Olanda non vinca a Chorzow. L’Italia potrebbe restare prima anche in caso di sconfitta, ma solo se Polonia e Olanda pareggeranno. 

  Il rinnovo di Mancini 

Il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina ha iniziato a porre le basi per il rinnovo del contratto di Roberto Mancini, che scade nel 2022. Il ct in due anni ha rilanciato la Nazionale, le ha dato un gioco, una identità e una mentalità offensiva; ha inserito giovani interessanti e ha riacceso la passione del pubblico. Logico che la FIGC sia molto soddisfatta del lavoro svolto dal Commissario Tecnico e che abbia l’intenzione di prolungare l’accordo. Mancini è contento del suo ruolo e dei risultati che sta conseguendo, ma vuole aspettare ancora un po’ prima di impegnarsi per un periodo che vada oltre i Mondiali del 2022 in Qatar. Gravina ha dichiarato: “Aspetto una decisione da parte di Roberto. Abbiamo ancora due anni che ci legano. Sono tanti, ma i progetti sui quali lavoriamo richiedono più tempo. Ci siederemo al tavolo e troveremo la soluzione migliore. Questa Nazionale è una bellissima famiglia”. Tutto vero, ma con i club si guadagna di più.   


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