24 gennaio 2019, ore 11:00 , agg. alle 12:34
Il quotidiano diretto da Senaldi, ieri, è finito al centro delle polemiche per aver titolato: “Calano fatturato e Pil ma aumentano i gay”
Ha fatto discutere, nelle ore scorse, la prima pagina del quotidiano Libero, che titolava: “Calano fatturato e Pil ma aumentano i gay”, con l’occhiello: “C’è poco da stare allegri”. Il direttore Pietro Senaldi, questa mattina, si è difeso in prima pagina con un editoriale che comincia così: “Processo mediatico al nostro titolo: Libero massacrato per aver detto la verità”. Stamattina, il direttore del quotidiano è stato ospite telefonico a Non Stop News su RTL 102.5, e ha detto: “I gay sono persone come tutti, registrarne l’aumento, o la diminuzione, non mi sembra per niente offensivo. Non facciamo titoli sui mancini perché questi ultimi non sono organizzati in associazioni per promuovere i loro diritti, non sfilano, non c’è il 'Mancini pride'. Noi abbiamo ritenuto interessante questa notizia, che è stata riportata dall’Ansa”. Il tema dell’aumento delle persone omosessuali dichiarate, nel titolo del quotidiano, è stato associato al calo del fatturato e del Pil. Ma il direttore Senaldi si è difeso: “Non ci siamo pentiti di questa scelta, non abbiamo messo all’indice i gay come nemici, non abbiamo stabilito un nesso di causalità diretta tra le due cose. Abbiamo dato una fotografia”. Alla fine del suo intervento la precisazione: “Il governo dovrebbe avere altri problemi. O noi siamo carta straccia oppure diamo fastidio, e quindi si vogliono occupare di noi”.