Il discorso di Giorgia Meloni all'assemblea generale dell'ONU: Medio Oriente, Ucraina e immigrazione i temi principali

Il discorso di Giorgia Meloni all'assemblea generale dell'ONU: Medio Oriente, Ucraina e immigrazione i temi principali

Il discorso di Giorgia Meloni all'assemblea generale dell'ONU: Medio Oriente, Ucraina e immigrazione i temi principali


25 settembre 2024, ore 02:47

Meloni: "La riforma delle Nazione Unite deve rappresentare meglio tutti"

MELONI: "CHIEDIAMO AD ISRAELE DI RISPETTARE IL DIRITTO INTERNAZIONALE"

"L'aggressione russa all'Ucraina ha un effetto domino le cui conseguenze sono pagate dai più deboli": lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel suo intervento all'assemblea generale dell'Onu. "E' un'epoca molto complessa - ha detto Meloni - che impone di ragionare in modo completamente nuovo", un'epoca in cui la "ferita" dell'attacco russo all'Ucraina ha minato il "sistema internazionale" e "sta avendo effetti destabilizzanti ben oltre i confini" di quella guerra e "come un domino riaccende o fa detonare" altri conflitti. "Non possiamo voltarci dall'altra parte sull' Ucraina".

"Come sosteniamo il diritto di Israele a difendersi, così chiediamo a Israele di rispettare il diritto internazionale tutelando la popolazione civile a Gaza": Queste le parole del premier Giorgia Meloni invece, sulla situazione in Medio Oriente. "Sosteniamo il diritto del popolo palestinese ad avere un proprio Stato. Ma affinché possa vedere presto la luce è necessario che i palestinesi lo affidino a una leadership ispirata al dialogo, alla stabilizzazione del Medio Oriente e all'autonomia. Gli Accordi di Abramo hanno dimostrato la possibilità di convivere e cooperare vantaggiosamente sulla base del mutuo riconoscimento. Se questa è la prospettiva su cui tutti dobbiamo lavorare, e lo è, oggi l'imperativo è raggiungere senza ulteriori ritardi un cessate il fuoco a Gaza e l'immediato rilascio degli ostaggi".

MELONI: "CONTRO I TRAFFICANTI DEGLI ESSERI UMANI L'ONU DEVE FARE DI PIU'"

L'immigrazione, il Piano Mattei e il problema dei trafficanti di essere umani è stato un altro tema sui cui la premier si è soffermata con decisione. "La sfida è un cambio deciso di paradigma nei rapporti tra le Nazioni e nel funzionamento degli organismi multilaterali, l'obiettivo è costruire un modello di cooperazione completamente nuovo. Personalmente sono convinta che questo nuovo modello di cooperazione possa e debba fondarsi su alcuni, purtroppo non scontati, principi: il rispetto reciproco, la condivisione, la concretezza. Significa relazionarsi con l'altro da pari a pari, recuperare quella capacità di saper ascoltare per comprendere le ragioni dell'altro che è alla base di qualsiasi fiducia reciproca". "Proposi un anno fa, da questo podio, di dichiarare una guerra globale ai trafficanti di esseri umani, e sono felice che quell'appello non sia caduto nel vuoto, e che in primis a livello G7 si sia trovata l'intesa per dare vita ad un coordinamento internazionale per smantellare queste reti criminali. Ma bisogna fare di più. Le Nazioni Unite devono fare di più, perché queste organizzazioni criminali stanno riproponendo, sotto altre forme, una schiavitù che questa Assemblea, in altri tempi, ebbe un ruolo fondamentale nel debellare definitivamente. Non si torna indietro": 

Poi la Premier ha parlato anche della situazione turbolente nel governo Venezuelano. "La comunità internazionale non può rimanere a guardare mentre in Venezuela, a distanza di quasi due mesi dalle elezioni, ancora non è stato riconosciuto il risultato elettorale, ma nel frattempo si è consumata una brutale repressione, la morte di decine di manifestanti, l'arresto arbitrario di migliaia di oppositori politici, l'incriminazione e l'esilio del candidato presidente dell'opposizione democratica"


Argomenti

  • Africa
  • Immigrazione
  • Israele
  • Italia
  • Libano
  • Medio Oriente
  • Meloni
  • ONU