Il dramma dei combattenti ucraini nell'acciaieria di Mariupol, "sono le nostre ultime ore, portateci via"
20 aprile 2022, ore 07:47 , agg. alle 09:46
In un messaggio su Facebook, il comandante della 36ma brigata ucraina ha lanciato un appello alla Comunità internazionale. Dalla Russia un nuovo ultimatum che scadrà alle 13 ora italiana, "abbandonate le armi e vi saranno garantite sicurezza e cure mediche". Pronto un nuovo pacchetto di armi americane da 800 milioni di dollari
“Potrebbero essere i nostri ultimi giorni, le nostre ultime ore”. E’ tutto nelle parole di Serguiy Volyna, comandante della 36ma brigata della marina nazionale ucraina, il dramma dei combattenti asserragliati nell’acciaieria Azovstal, ultimo baluardo della resistenza nella città di Mariupol. “Il nemico e' dieci volte piu' numeroso di noi- dice in un post di Facebook – hanno il vantaggio nell'aria, nell'artiglieria, nelle forze di terra, nell'equipaggiamento e nei carri armati. Difendiamo solo un punto, la fabbrica Azovstal, dove oltre ai soldati ci sono anche i civili che sono diventati vittime di questa guerra”. Poi il messaggio alla comunità internazionale: “Facciamo appello a tutti i leader mondiali e li preghiamo di aiutarci. Chiediamo loro di utilizzare la procedura di estrazione e portarci nel territorio di un Paese terzo". Parole disperate mentre i bombardamenti proseguono senza sosta. Nelle ultime ore il generale russo Mikhail Mizintsev, secondo quanto riportato dal Washington Post che cita media russi, ha lanciato un nuovo ultimatum, invitando le truppe di Kiev ad arrendersi entro le 14 ora locale, le 13 ora italiana. “Mettete fine a questa resistenza insensata- ha dichiarato l’ufficiale, promettendo che ai militari saranno garantite sicurezza e cure mediche. Intanto, durante la sessione del Consiglio di sicurezza Onu, il vice rappresentante permanente della Russia alle Nazioni Unite, Dmitry Polyansky, ha accusato Kiev di aver portato i civili nell’acciaieria con il solo fine di utilizzarli come scudi umani.
"Russia fonte del male"
In un nuovo video messaggio diffuso nella notte, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito brutale la situazione di Mariupol dove le forze russe stanno bloccando i corridoi e le evacuazioni dalla città. Zelensy ha anche firmato un decreto per onorare le forze armate ucraine che ancora resistono.” L'uccisione mirata di civili e la distruzione di edifici residenziali con tutti i tipi di armi, comprese quelle vietate dalle convenzioni internazionali: questo è proprio il marchio di fabbrica dell'esercito russo e questo marchiera' davvero la Federazione Russa come la fonte del male", dice ancora Zelensky che definisce l’esercito di Mosca come il più barbaro e disumano del mondo.
Nuovo pacchetto di armi da 800 milioni di dollari
Dopo il vertice virtuale di ieri tra il presidente americano Joe Biden e gli alleati, la Casa Bianca ha annunciato che saranno inviate in Ucraina nuove armi. Secondo quanto riferisce il New York Times, si starebbe lavorando a un nuovo pacchetto di forniture militari da 800 milioni di dollari, di uguale importo a quello già varato. L’annuncio dovrebbe arrivare nelle prossime ore dallo stesso Biden che in giornata aveva parlato della fornitura di nuovi pezzi d’artiglieria e munizioni. “Se avessimo accesso a tutte le armi di cui abbiamo bisogno, che i nostri partner hanno e che sono paragonabili a quelle usate dalla Federazione Russa, avremmo già posto fine a questa guerra”, ha sferzato il presidente ucraino Zelensky nel suo messaggio diffuso nella notte, nelle stesse ore in cui si consuma il dramma degli ultimi combattenti di Mariupol.