20 gennaio 2025, ore 14:00 , agg. alle 14:23
Chi vestirà lady Trump? Questa la domanda che si fanno tutti, perché ben 16 stilisti hanno rifiutato di creare l'abito per l'insediamento
E' sicuramente una delle donne più belle del jet set internazionale, ha saputo interpretare con discrezione e polso lo scomodo ruolo di moglie di Trump, durante il primo mandato presidenziale di The Donald. Ora però è al centro di un piccolo caso: cosa indosserà Melania tra poche ore?
Chi vestirà Melania Trump?
Una domanda, se vogliamo, abituale soprattutto tra chi segue gli eventi di rilievo internazionale dove ci sia anche una donna affascinante tra i protagonisti. La principessa del Galles, Catherine, la regina spagnola Letizia, quella giordana Rania, solo per fare qualche nome, suscitano sempre la curiosità popolare e non solo. Ma stavolta, la questione è un filo più complessa e riguarda il mistero dell'abito che la neo first lady indosserà. Ben 16 celebri maison di fama internazionale hanno infatti dichiarato di non volerla vestire. Tutto nasce dall'indifferenza mostrata dalla potente direttrice di Vogue America, Anna Wintour che non ha mai messo Melania in copertina, mentre si è prodigata in tante apparizioni con Michelle Obama varie volte sulle cover fin dal 2009 con lo scatto di Annie Leibovitz. La Wintour, si sa, è una vera e propria eminenza grigia del mondo della moda internazionale (ricordate Miranda Priestly, la tirannica e influente direttrice della rivista di moda de "Il diavolo veste Prada"?) ed è stata insignita della medaglia della libertà da Joe Biden. Un suo endorsement o, viceversa, una sua bocciatura possono fare la differenza. Quindi, i più famosi stilisti, (compreso il Ralph Lauren che creò un abito celeste polvere per la first lady nella cerimonia di insediamento di Trump del 2017) hanno fatto marcia indietro.
Abito vintage: la carta che Melania potrebbe giocarsi
Va detto che negli ultimi impegni istituzionali di Trump, nella proclamazione, ai funerali dell'ex presidente Jimmy Carter e anche in precedenza in campagna elettorale, Melania aveva sfoggiato alcuni abiti Dior, un Ralph Lauren e un Valentino vintage. Potrebbe dunque essere questa la sua carta vincente: indossare un capo che sia anche un pezzo storico. La maison parigina aveva spiegato che la first lady ( ex modella, appassionata di moda e con misure da passerella) aveva acquistato i tailleur indossati a breve distanza l'uno dall'altro, in boutique. Tra le tante firme dalla moda, l'unica maison a non seguire il veto sotterraneo di Vogue è stata quella italiana di Dolce e Gabbana. E anche da qui ci si potrebbe attendere una sorpresa.
La versione di Melania: l'autobiografia in cui la first lady rivendica la sua autonomia di pensiero
Va detto che Melania sconta il suo legame con Donald Trump, anche se più volte, anche nel corso del precedente mandato presidenziale, ha mostrato di essere autonoma e in chiaro dissenso con le posizioni del marito. Recentemente poi la first lady ha mostrato una volta di più la sua capacità di prendere le distanze da lui. E lo si legge anche nella sua autobiografia, edita a ottobre 2024, che ha per titolo il suo nome, "Melania": "Scrivere è stato un viaggio profondamente personale e riflessivo per me - ha detto in un video - Come persona riservata che è stata spesso oggetto di attenzione pubblica e affermazioni travisate, sento la responsabilità di chiarire i fatti. Credo sia importante condividere la mia prospettiva: la verità". Nell'autobiografia, perciò, Melania si dice a favore dell'aborto e per una politica più umana ed empatica verso i migranti. E queste appaiono delle interessanti dichiarazioni programmatiche, in vista del nuovo mandato del marito.