Il Green Pass obbligatorio, larghe fasce di operatori delle forze dell'ordine ne è sprovvisto
Il Green Pass obbligatorio, larghe fasce di operatori delle forze dell'ordine ne è sprovvisto
14 ottobre 2021, ore 08:00 , agg. alle 09:13
Non è a rischio solo la catena dei trasporti, ma anche la gestione della sicurezza e dei turni delle forze dell'ordine che si occupano di ordine pubblico nei reparti mobili
A Torino a non essersi vaccinato e' un agente su tre, a Firenze quasi quattro su dieci. A Roma e Milano, invece, i numeri sono meno preoccupanti. Anche se, dalle verifiche, in ognuno dei reparti delle due citta' ci sono un centinaio di poliziotti che non hanno fatto neanche la prima dose, a meno che non abbiano scelto di vaccinarsi al di fuori del circuito predisposto per gli statali. E questo si saprà solo con i controlli del Green Pass. In questo passaggio diventa centrale, con tutta probabilità, una incidenza abbastanza rilevante nell’avvio della campagna vaccinale, di effetti indesiderati legati al vaccino AstraZeneca, riservato ai dipendenti dello stato. Ad un giorno dall'entrata in vigore dell'obbligo del green pass nei luoghi di lavoro, i dati dei sindacati di polizia relativi ai reparti mobili - quelli impegnati nei servizi di ordine pubblico e dunque in prima linea nelle manifestazioni - rivelano che la percentuale e' in alcuni casi molto consistente e superiore alla media dei non immunizzati del Corpo, di poco superiore al 20%.
IN VISTA PROBLEMI PER LA COPERTURA DEI TURNI
La percentuale dei non vaccinati nel reparto mobile di Firenze e' quasi del 39%, su un totale di 350 uomini mentre in quello di Torino e' del 33%. A Roma, invece, la percentuale si dimezza: su 600 unita', il 17% non e' immunizzato. Cifra che fa il paio con Milano, dove la percentuale e' del 19%, su 550 unita' totali, mentre a Genova su 350 agenti si ferma al 13%. Numeri che, ripetiamo, probabilmente, non sono definitivi in quanto e' possibile che diversi agenti si siano vaccinati autonomamente e non con l'Amministrazione. Anche se, dicono fonti sindacali, "non si discostano molto dalla realta'". Il dato certo e' che, soprattutto dove le percentuali sono alte, si potrebbero venire a creare problemi nella copertura dei turni, con diversi poliziotti fuori dal servizio, in un momento in cui si moltiplicano le iniziative contro il green pass. Tenendo conto che anche tra i Carabinieri c'e' una quota di personale non vaccinato che dovrebbe essere di poco inferiore al 10% del totale.
SALVINI: "NON POSSIAMO LASCIARLI A CASA"
"E' impensabile lasciare a casa anche un solo poliziotto, soprattutto dopo l'impegno e i sacrifici degli ultimi mesi - dice il leader della Lega Matteo Salvini – Le forze dell'ordine hanno lavorato con coraggio e professionalita' anche nei momenti piu' duri della lotta al Covid, senza vaccini e con i contagi in salita. Meritano rispetto e gratitudine, non complicazioni".
L’INTERVENTO DEL CAPO DELLA POLIZIA GIANNINI
Per chiarire tutta una serie di aspetti operativi, il capo della Polizia Lamberto Giannini ha firmato la circolare su come funzioneranno i controlli per i poliziotti, partendo da un punto fermo: l'agente che inizia a lavorare con il pass continuera' fino alla fine del servizio anche se dovesse scadere la certificazione. "Il possesso del green pass, valido al momento del controllo consentira' al titolare la prosecuzione del servizio sino alla sua conclusione presso le strutture dell'Amministrazione". Previsti inoltre controlli a tappeto o a campione in misura non inferiore al 20% a rotazione tra tutto il personale, all'accesso in ufficio e all'interno delle strutture, con l'App 'Verifica C19' o con i software che dialogheranno direttamente con la piattaforma che rilascia il green pass. Chi si presenta al lavoro senza il certificato sara' considerato assente ingiustificato, come tutti gli altri lavoratori , e dunque avra' la sospensione dello stipendio. Chi viene sorpreso all'interno delle strutture o inizia il turno senza la certificazione, avra' anche la sanzione da 600 a 1.500 euro e dovra' rispondere disciplinarmente per l'inosservanza dei doveri previsti dal regolamento dell'amministrazione della pubblica sicurezza. In questo caso la circolare precisa pero' che se il controllo avviene dopo l'accesso in ufficio 'dovra' essere consentito al dipendente di dichiarare il mancato possesso della certificazione verde all'atto dell'ingresso all'interno dell'ufficio, evitando cosi' di incorrere nelle ulteriori conseguenze previste dalla normativa".