Il Massacro del Circeo, 47 anni dopo i fatti rivivono nella nuova serie con Greta Scarano
29 settembre 2022, ore 08:00
Accadeva proprio oggi, 29 settembre 1975, sul litorale laziale che improvvisamente si è trasformato nel teatro di un incubo
29 settembre 1975. 47 anni fa, nella giornata di oggi, iniziava quello che è passato alla storia come il massacro del Circeo, un fatto di cronaca nera che sconvolse il paese e che continua ad echeggiare ancora oggi nella nuova serie tv intitolata proprio Circeo.
I FATTI
Roma, 1975. E’ il 29 settembre e la storia inizia nel quartiere popolare della Montagnola. Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, due adolescenti spensierate e piene di vita, si preparano per uscire con alcuni ragazzi da poco conosciuti che appartengono alla cosiddetta Roma bene, ossia quella ricca e benestante della classi più agiate. Quando accettano di accompagnarli a una festa al mare, non possono immaginarsi che quel momento spensierato presto si trasformerà in un vero e proprio incubo: sequestrate, picchiate e violentate per ore in una villa al Circeo, verranno infine rinchiuse nel bagagliaio di una macchina perché credute entrambe morte. 1° ottobre, è mattina e i giornali, le televisioni e le radio aprono tutti con la stessa notizia: in un’auto a viale Pola sono state trovate due ragazze. Nude. Avvolte nelle coperte. Una, Rosaria, è morta l’altra, Donatella, è ancora viva, anche se le cicatrici che porterà dentro non le consentiranno più di vivere una vita serena. Il processo che segue viene raccontato quotidianamente da tutti i giornali nazionali. Forse uno dei primi ad essere celebrati prima sui media e poi nelle aule della giustizia. Sono tantissime le donne che, da ogni angolo del Paese si presentano al tribunale di Latina per sostenere Donatella e assicurarsi che gli assassini siano condannati all’ergastolo. Ma soprattutto sono in tante ad urlare che vengano cambiate le leggi in materia di stupro e violenza sessuale sulle donne.
LA RECENSIONE DEL PRIMO EPISODIO
La serie di Paramount Plus inizia lì dove finisce la pellicola dell'anno scorso La scuola cattolica, con l'apertura del bagagliaio con dentro le due povere malcapitate, una viva e l’altra morta.
La prima domanda che sorge spontanea è, "era veramente necessario un altro prodotto audiovisivo sul tema del Circeo?" Probabilmente sì perché non è mai sbagliato raccontare sullo schermo la nostra storia contemporanea che, per mancanza di tempo e spazio non riesce quasi mai a trovare posto nei manuali scolastici. Anche perché la vicenda del massacro del Circeo porta con sé tutta una serie di discorsi sull'Italia degli anni 70 che è bene ribadire soprattutto quando questi sono ancora terribilmente attuali. Detto ciò mi preme precisare che al momento abbiamo visto solo il primo episodio e quindi non ci possiamo lanciare in un giudizio complessivo sull'opera nella sua interezza. Possiamo però affermare che la cosa che funziona meno, al momento, è proprio il Circeo, ossia l'ennesimo racconto cronachistico dei fatti raccontati "minuto per minuto". Perché se è vero che l'incipit della serie si ricollega al finale del film La scuola Cattolica, subito la narrazione riavvolge il nastro per raccontarci ancora una volta e senza particolari innovazioni, gli eventi che le due ragazze si trovano a vivere nella villa sul litorale Laziale. Le cose che invece funzionano meglio, e ci auguriamo che i prossimi episodi proseguano in questa direzione, sono tutte le sotto trame secondarie che la serie prova a sviluppare, come il tema femminista e femminile delle donne negli anni 70 e la vicenda del fotografo, anzi paparazzo, ricattato dalla mala romana e che alla fine si troverà a fotografare il momento dell'apertura del bagagliaio.
COSA E’ SUCCESSO AGLI IMPUTATI?
Come si è concluso il processo? Che fine hanno fatto i protagonisti di questa brutta storia? Per quanto concerne gli imputati, Angelo Izzo è stato liberato nel 2005, uccidendo poi altre due donne; Gianni Guido nel 2009 è stato rimesso in libertà dopo un'evasione, mentre Andrea è riuscito a fuggire per poi morire latitante nel 1994; Donatella, invece, la ragazza che è sopravvissuta, è morta a soli 47 anni nel 2005.
Dopo il processo per il Massacro del Circeo, nell'opinione pubblica si aprì il dibattito sullo stupro che, soltanto nel 1996, da reato contro la morale pubblica divenne reato contro la persona.