10 ottobre 2024, ore 19:30
Gli israeliani hanno colpito la base centrale dell' Ifil in Libano, e due campi italiani, nessun nostro soldato è rimasto ferito
A Palazzo Chigi il ministro della Difesa Guido Crosetto ha svolto una conferenza stampa dedicata alla azione che ha coinvolto basi dell’Unifil, nelle quali presta servizio personale italiano, rimasto illeso, colpiti in maniera lieve, due militari indonesiani: Con lui, presente Paolo Figliuolo, Comandante Operativo di Vertice Interforze."Non esiste la giustificazione di dire che le forze armate israeliane avevano avvisato Unifil che alcune delle basi dovevano essere lasciate. Ho detto all'ambasciatore di riferire al governo israeliano che le Nazioni Unite e l'Italia non possono prendere ordini dal governo israeliano. Non si tratta di un errore né di un incidente quindi abbiamo bisogno di avere spiegazioni reali nei tempi più rapidi possibili".
Il ritiro eventuale dal Libano scelta dell’Onu
"Abbiamo preparato piani di contingenza per qualsiasi avvenimento, accelerando i tempi di intervento se necessario" ma ritirare il contingente Unifil dal Libano "non è una scelta nazionale, è una scelta dell'Onu e ci rifletteranno i 40 paesi contributori. La mia idea è far prevalere spazi di pace, non far passare l'idea che possa esserci una continua guerra". "La differenza tra le forze armate libanesi e l'esercito afghano è che in Libano esiste una cultura democratica non paragonabile a quella dell'Afghanistan. Il Libano ha una sensibilità democratica, il suo problema è che è una nazione che ha due milioni di profughi e una percentuale di profughi sulla popolazione che non ha nessun altro Paese al mondo. Abbiamo una condizione che in qualunque altro Paese al mondo avrebbe fatto scoppiare di tutto e nonostante tutto finora il Libano aveva tenuto un precario equilibrio che questo attacco israeliano sta mettendo in crisi.
Un possibile crimine di guerra
Da quel territorio arrivano attacchi a Israele, che vuole far tornare nei loro territori gli sfollati nel nord di Israele Il ministro della difessi è spinto poi a definire l’accaduto come un crimine di guerra. l’"Gli atti ostili compiuti e reiterat idalle forze israeliane contro la base 1.31 potrebbero costituire un crimine di guerra e una violazione del diritto internazionale non giustificata". Nella incursione degli israeliani sono stati colpiti il quartier generale dell' Ifis e due basi italiane.