“Il ministro è sotto ricatto” la bomba lanciata da Boccia contro Sangiuliano Photo Credit: agenzia fotogramma
06 settembre 2024, ore 12:00
In una video intervista rilasciata alla Stampa l’influencer quarantenne ha raccontato la sua verità: il ministro è ricattato e la premier ha avuto un atteggiamento sessista
Nuova puntata della vicenda Boccia-Sangiuliano. In una intervista al quotidiano La Stampa Maria Rosaria Boccia, l’influencer di Pompei che sta facendo tremare il ministero della Cultura e non solo, ha scelto di raccontare la sua verità. Dopo aver usato il suo canale privato, ovvero l’account di Instagram, che ormai macina numeri davvero molto significativi, Boccia si rivolge a un canale più istituzionale. Si presente con un outfit che qualcuno ha definito da educanda, e non risparmia affermazioni che mettono in discussione ministro, ministero e anche premier.
IL RICATTO
La quarantenne sferra il primo colpo. Su Instagram, ieri, aveva scritto che “i ricattatori sono dentro i palazzi del potere” e davanti all’obiettivo ha chiarito: “il ministro è sotto ricatto”, ma non è lei la ricattatrice, bensì qualcuno al quale Sangiuliano avrebbe concesso delle agevolazioni. Ha continuato sostenendo di aver “ascoltato le sue telefonate con altri membri del Governo” e ha ammesso di aver “registrato tutto perché lui mi ha detto 'io sono il ministro e nessuno crederà a quello che dirai tu'" ha chiosato la donna.
IL SESSISMO
Non ha risparmiato neanche la Premier. “Ce l’ho con lei perché mi ha chiamato in una certa intervista ‘una certa persona’, è un comportamento sessista” ha dichiarato, e ha aggiunto “quando nel mio ultimo post parlavo di un’altra che ha bloccato la mia nomina, mi riferivo a lei”
IL G7
Poi il G7. Sul summit, che si svolgerà a fine settembre, nel quale il ministro aveva sostenuto che Boccia non fosse stata inclusa, per lo meno nelle questioni riguardanti la sicurezza dei partecipanti, l’influencer ha dato la sua versione. Ha dichiarato di aver partecipato il 3 giugno 2024 “a un sopralluogo per il G7 con il ministro che ha approfittato per verificare alcuni scavi” di Pompei. Il 5 giugno era stata inclusa nel giro mail del direttore del parco archeologico, la famosa mail pubblicata da Dagospia. “Il direttore l’ha inviata a me su espressa comunicazione del ministro, non penso che abbia frainteso perché c’erano molti testimoni ed è stato detto molto chiaro che quella mail doveva essere recapitata a me” e ha specificato “il direttore del parco parlava dell’alternativa di due percorsi che gli altri ministri che partecipano al G7 avrebbero dovuto fare. Poi c’erano tutte le informazioni relative all’organizzazione”. Ha ammesso che l’idea della nomina è spuntata a luglio quando, appunto, esplode il caso Boccia/Sangiuliano. Non sarà l’ultima puntata della saga più seguita dell’estate 2024.