Il mondo del libro, dopo quello politico di opposizione, si schiera contro la soppressione dell’App18
11 dicembre 2022, ore 08:00
Il ministro della Cultura Sangiuliano dice che l’abolizione della carta da 500 euro è una fake news. Ma ribadisce che va fatta una riflessione. In sei anni i ragazzi hanno speso quasi un miliardo in cultura, in testa ci sono proprio i libri seguiti dalla musica
Dopo che i partiti di opposizione hanno promesso battaglia in Parlamento contro l’abolizione del sostegno ai neo maggiorenni, arriva l’appello contro la cancellazione dell’App 18 da parte degli editori. Salvate la carta elettronica da 500 euro da spendere in libri, abbonamenti, giornali e beni culturali è il messaggio che passa “Abolire questa misura darebbe un colpo alla lettura dei libri nel nostro paese” sottolineano gli editori Laterza nel quarto giorno della Fiera Più libri più liberi in corso a Roma. In sei anni è stato speso quasi un miliardo dai ragazzi, al primo posto ci sono proprio i libri. Il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano sottolinea che è una fake news dire che il governo voglia abolire l’App18, ma va fatta una riflessione -aggiunge- la ricetta è farla diventare realmente una modalità di consumi culturali per i giovani tra lettura di libri, visita di mostre, corsi di lingua e musica. Per Grimaldi di Alleanza Verdi Sinistra il governo ha scaricato i giovani e la cultura.
SANGIULIANO, APP 18 VA RIDEFINITA, MOSTRA CRITICITA'
Dire che vogliamo abolire la 18 App è una fake news, lo ha ribadito ad Agnone il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano parlando di "Una carta della cultura che dia loro uno strumento operativo per i consumi culturali. Per i libri, che sono importantissimi. Leggere fa bene allo spirito e alla crescita dei giovani cittadini. E poi per i corsi di lingua, di danza, per i musei, per le mostre. L'emendamento è del Parlamento, ma reputo si debba fare una riflessione sulla cosiddetta App18 che così com'è mostra criticità'', dice il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. ''E' necessario ridefinirla e rinominarla, affinchè questo strumento diventi realmente una modalità di consumi culturali per i giovani orientandoli alla lettura di libri, alla visita di mostre, ai corsi di lingua e alla musica''.
SEI ANNI DI 18APP, I RAGAZZI PREFERISCONO I LIBRI
Sono in totale 230 milioni l'anno quelli stanziati per la 18App, ovvero i 500 euro a testa per chi compie 18 anni da spendere in consumi culturali che per i nati dal 1998 vanno a favore soprattutto della filiera del libro che fa la parte del leone ed oggi ovviamente protesta a gran voce unita contro l'ipotesi di abolizione scritta in un emendamento della maggioranza oggetto però di grande polemica. Questi dati - relativi a sei anni di applicazione, per un totale di spesa di circa 1 miliardo di euro - dimostrano che i ragazzi e le ragazze preferiscono il libro quindi, soprattutto quello di carta da tenere in mano e da sfogliare fisicamente a cui va la parte più rilevante delle risorse spese, nonostante l'ampia gamma di possibilità di scelta. Al secondo posto viene la musica con il 15% circa e il restante 5% suddiviso tra cinema, teatro, danza ed abbonamenti ai quotidiani che occupano una cifra residuale.