Il mondo del vino ricorda il gastronomo Luigi Veronelli, in Toscana riunite le eccellenze dell'enologia italiana

Il mondo del vino ricorda il gastronomo Luigi Veronelli, in Toscana riunite le eccellenze dell'enologia italiana

Il mondo del vino ricorda il gastronomo Luigi Veronelli, in Toscana riunite le eccellenze dell'enologia italiana   Photo Credit: agenziafotogramma.it


31 maggio 2024, ore 15:57

Sabato 8 giugno il "Seminario Permanente Luigi Veronelli" ricorderà il grande filosofo, scrittore, presentatore televisivo e giornalista morto nel 2004 a Bergamo

Il bellissimo Podere Pietravento di Campiglia Marittima, in provincia di Livorno, sarà teatro di una serata, organizzata dal Seminario Permanente Luigi Veronelli, l'Associazione per la cultura del vino e degli alimenti italiani, per commemorare l'uomo considerato una vera e propria istituzione nel mondo dei vini in Italia e non solo. Venticinque etichette, Tre Stelle Oro, di tutta Italia, saranno presenti in Toscana e al centro di una serie di incontri dedicata a Veronelli, scomparso a Bergamo il 29 novembre del 2004. Proprio la provincia della città dove è morto ha voluto dedicargli, all'interno dello storico ex Convento dei Neveri, un vero e proprio museo con testimonianze, scritti, libri, la sua guida dei vini e l'intero patrimonio culturale dell'intellettuale lombardo, punto di riferimento per tutto il settore enogastronomico della nostra penisola. Nel 2003, un anno prima della morte, la sua città di origine, Milano, gli ha conferito il più importante riconoscimento cittadino e cioè l'Ambrogino d'oro.

Il vino come l'arte

“Il vino non è certo più necessario alla vita che la musica e la poesia. Ma che sarebbe la vita senza la musica, senza la poesia, senza il vino? Il vino, così come ogni altro “oggetto” d’arte, è espressione del tempo vissuto. L’uomo civile, in quanto colto, esige, oggi e nel futuro, anche per il vino, il pregio ossia l’esasperazione delle sue qualità positive, da considerare, stimare, onorare, celebrare, encomiare, lodare, apprezzare, valutare, godere. Per lui vivere, anche bere, anche mangiare (le considerazioni fatte per il vino potrebbero essere ripetute, con minimi mutamenti, per i cibi), è pensare-pesare le qualità e separare". Questo un breve estratto del pensiero filosofico che Luigi Veronelli ha "applicato" al vino e al cibo. "Sarei tentato di scrivere", prosegue ancora il noto gastronomo, "secernere il bello dal brutto, il buono dal cattivo, il vero dal falso. Il che sottolinea ancora una volta la necessità di disporre ed usufruire dei propri sensi, attenti, educati ed esercitati, capaci di emettere, attraverso la diretta conoscenza e la comparazione coi dati della esperienza, giudizi motivati, di fare scelte, di trarne il piacere e la gioia.”


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