Il neo commissario all'emergenza coronavirus Figliuolo lavora per ricostruire la campagna di vaccinazione
Il neo commissario all'emergenza coronavirus Figliuolo lavora per ricostruire la campagna di vaccinazione
03 marzo 2021, ore 11:45 , agg. alle 12:49
Previsto per venerdì un vertice con il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e i rappresentanti di governo e regioni. l'obiettivo è quello di mettere le basi per accelerare le vaccinazioni. da ricostruire la logistica, anche grazie all'impegno del ministero della Difesa. Intanto negli Stati Uniti entro maggio saranno disponibili dosi per tutti gli americani
Il nuovo piano di vaccinazione sarà sul tavolo di un vertice convocato per il prossimo venerdì a cui parteciperanno, il nuovo capo della protezione civile Fabrizio Curcio, il commissario straordinario per l’emergenza Covid, il generale di corpo d’armata, Francesco Paolo Figliuolo, fresco di nomina, oltre ai rappresentanti di governo e regioni. Lo ha annunciato questa mattina il ministro per gli affari regionali, Maria Stella Gelmini. L’obiettivo della riunione sarà quello di mettere a punto le nuove priorità di una campagna che dovrà segnare un cambio di passo rispetto alla precedente gestione di Domenico Arcuri. Con la nuova gestione sarà da definire il ruolo che avranno i 300.000 volontari della Protezione civile e i 1700 militari coordinati dal Comando Operativo Interforze e già impegnati ogni giorno per le operazioni di trasporto, distribuzione e somministrazione. Ci sono poi 3000 medici e 12 mila infermieri frutto dell’iniziativa della precedente struttura commissariale, che potrebbero essere assunti a tempo determinato per affiancare il personale sanitario già operativo e i medici di base, arruolati con un recente protocollo tra le associazioni di categorie, governo e regioni. Intanto si guarda alla possibile produzione dei vaccini in Italia. È il tema al centro del confronto di oggi al Ministero per lo sviluppo economico. Presenti, oltre al ministro Giancarlo Giorgetti a il commissario per l'emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, il Sottosegretario Franco Gabrielli e il presidente dell’Aifa Giorgio Palu'.
In arrivo i Drive Through
Totalmente da ricostruire la logistica e l’organizzazione della strutture che saranno messe in campo per vaccinare il maggior numero di persone in tempo brevissimi. Il ministero della Difesa ha già messo a disposizione 142 drive Through, attualmente utilizzati per i tamponi ma che potrebbero presto essere in gran parte riconvertiti in hub vaccinali. Non solo. Se non bastassero potrebbero essere utilizzate le tensostrutture messe in campo durante la prima ondata del coronavirus per aiutare gli ospedali presi d’assalto. Tutto questo si aggiungerà all’impiego dei palazzetti dello sport, delle palestre e degli edifici della pubblica amministrazione, come annunciato dal presidente del consiglio in Parlamento durante il dibattito per la fiducia al suo governo.
L’esempio degli Stati Uniti
Lo aveva promesso in campagna elettorale e ora si vedono gli effetti dell’accelerazione rispetto all’amministrazione Trump. Ieri il presidente americano Joe Biden ha parlato della svolta che potrebbe portare il Paese fuori dal tunnel: “Tre settimane fa ho annunciato che avremmo avuto abbastanza vaccini per tutti gli americani entro la fine di luglio, oggi, con l'arrivo di un terzo vaccino e gli sforzi per potenziare la produzione, dico che ne avremo abbastanza per tutti gli americani entro la fine di maggio” , ha dichiarato Biden annunciando ufficialmente l'accordo tra Merck e Johnson & Johnson's, due della maggiori case farmaceutiche mondiali tradizionalmente rivali, per accelerare la produzione dei vaccini monodose della J&J. L’obiettivo a breve termine, già quasi raggiunto, è quello di immunizzare 100 milioni di persone nei primi cento giorni dall’inizio della presidenza di Joe Biden. Impensabile fino a pochi mesi fa, quando alla Casa Bianca c’era ancora Donald Trump.