Il “no” di Patrizia Mirigliani, patron di Miss Italia: “Due transgender mi hanno chiesto di partecipare al concorso, il regolamento non lo prevede e non intendo cambiarlo”

Il “no” di Patrizia Mirigliani, patron di Miss Italia: “Due transgender mi hanno chiesto di partecipare al concorso, il regolamento non lo prevede e non intendo cambiarlo”

Il “no” di Patrizia Mirigliani, patron di Miss Italia: “Due transgender mi hanno chiesto di partecipare al concorso, il regolamento non lo prevede e non intendo cambiarlo”


20 luglio 2023, ore 11:30 , agg. alle 12:36

La storica patron di Miss Italia a RTL 102.5 sul caso di Miss Bergamo Brescia Capitale della Cultura: “Esiste una cultura della bellezza, polemiche infondate”

La patron del concorso Miss Italia, Patrizia Mirigliani, è stata ospite di Non Stop News, su RTL 102.5, in compagnia di Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro.

Nei giorni scorsi è stato lanciato il contest Miss Bergamo Brescia Capitale della Cultura, concorso di bellezza previsto per questa sera. A protestare contro questa iniziativa, il comitato “Bergamo Bene Comune” che contesta il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo per un evento che, dicono, “tutto è tranne che culturale”.

Ai microfoni di RTL 102.5, il commento di Patrizia Mirigliani, patron del concorso Miss Italia. «Dopo lunghe riflessioni, citerei sicuramente la frase di Dostoevskij: "La bellezza salverà il mondo", poiché è ricorrente. Inoltre, vorrei affermare che da ben 84 anni, attraverso il concorso, esiste una cultura della bellezza, della moda e dell'identità, e con questa affermazione spero che le polemiche possano trovare una conclusione», afferma Patrizia Mirigliani. «Il profilo delle ragazze che partecipano a Miss Italia non rappresenta soltanto il concetto di bellezza, ma anche le esperienze di vita e i messaggi che le giovani di oggi vogliono comunicare. Si parla tanto di Miss Italia senza considerare le realtà che nel corso degli anni sono cambiate e che saranno presenti questa sera. Troveremo ragazze che studiano informatica, che sfidano gli stereotipi di taglie e forme, che hanno il coraggio e la forza di rappresentarsi, perché oggi la bellezza è spesso oggetto di critiche e chi la rappresenta deve lottare per essere accettata fino in fondo. Inoltre, Miss Italia è un concorso che va oltre l'aspetto estetico: le partecipanti hanno storie incredibili, e queste storie contribuiscono a creare cultura, poiché l'identità del concorso è riflessa nelle esperienze e nelle vite delle donne. Non possiamo ridurre Miss Italia a un semplice concorso, poiché nel corso degli anni ha assunto un significato più profondo, diventando una rappresentazione dell'identità e della storia delle donne italiane», continua la patron del concorso. E sulla risposta del comune di Bergamo che ha dichiarato “rubato” il logo della Capitale, Patrizia Mirigliani afferma: «Della questione del logo so poco, è qualcosa di legato alla gestione regionale».

PATRIZIA MIRIGLIANI A RTL 102.5: “NON CI SONO MISS ITALIA BRUTTE, ANCHE LA FIGURA DELLA MADONNA È UN IMMAGINE DI BELLEZZA

«Miss Italia brutte non ce ne sono, è vero, ma se guardiamo alla religione, anche la figura della Madonna è un’immagine di bellezza, come dice la famosa frase: "la bellezza appartiene al bene, mentre la bruttezza al male". Oggi, la bellezza è un insieme di fattori non facilmente classificabili. Nel contesto di Miss Italia, la bellezza è così varia che non esiste uno stereotipo univoco, è un mix di aspetto estetico e personalità», afferma Patrizia Mirigliani.

PARTECIPANTI TRANSGENDER A MISS ITALIA, MIRIGLIANI A NON STOP NEWS: “FINCHÈ ANDRÀ AVANTI IL MIO REGOLAMENTO NON CI SARÀ APERTURA A TRANSGENDER

«Sul tema delle partecipanti transgender a Miss Olanda, ho espresso un'osservazione che è stata presa male. Nel mio regolamento, al momento, non ho ancora aperto alle transgender, poiché ritengo che debbano essere nate donne. Quindi, finché andrà avanti il mio regolamento sarà così. E per ora non ritengo di cambiarlo. Queste sono decisioni delicate, se Miss Olanda ha ritenuto opportuno includerle sono felice per loro, ma spero non fosse l’unica transgender del concorso, anche io ho lanciato nel concorso con protesi ma non ho fatto di loro una bandiera assoluta. Dico solo che le cose devono andare per gradi, l’Italia è un paese delicato e particolare. Inoltre, al momento, solo due transgender hanno richiesto di partecipare a Miss Italia. Pertanto, il mio regolamento attuale non lo consente. La tradizione di un concorso che esiste da 84 anni ha una sua importanza, ma non ho nulla in contrario riguardo a chi decide di ammettere transgender a concorsi di bellezza, a patto che non sia strumentale», afferma la patron Mirigliani.


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