Il Pagellone della Finale di Champions League!
08 giugno 2015, ore 09:00 , agg. alle 11:18
Una notte amara, per la Juventus, ma da ricordare. Anche con i nostri voti.
Voti altissimi per gli uomini-simbolo del Barça Campione d'Europa, ma anche per tanti bianconeri. La Finale di Berlino lascia dei rimpianti, ma conferma l'incredibile stagione della squadra di Massimiliano Allegri.
10: Barcellona. I Campioni d'Europa hanno marchiato a fuoco gli ultimi 10 anni e nel 2050 si parlerà di loro, come oggi parliamo delle leggende degli anni '60 o '70. Una delle squadre più belle da vedere che si ricordi. Ricchissima di campioni, ma capace di giocare come un vero team, non limitandosi ad aspettare le magie dei fenomeni. 'Més que un Club', come è scritto sulle gradinate del Camp Nou.
9: Juventus. Non è un voto di consolazione, né un atto dovuto. A Berlino, la Juventus ha sofferto, come inevitabile. Ha saputo, però, fare la sua partita, con umiltà e determinazione. I Campioni d'Italia hanno accettato il pronostico sfavorevole e l'oggettiva inferiorità, guadagnandosi il premio di aver messo paura al Barcellona, almeno per 15 minuti. Il quarto d'ora del rimpianto...
8: Buffon, Iniesta, Messi. Il N.1 della Juve, sul prato dove si laureò Campione del Mondo 9 anni fa, ha giocato una partita sontuosa, firmando il singolo gesto tecnico della serata: la parata su Dani Alves. Un capolavoro di istinto ed elasticità, alla faccia dei 38 anni. Iniesta si è confermato il sogno dei Very Normal People, il giocatore dall'aria comune, capace di inventare calcio come nessuno e innescare i campionissimi. Leo Messi si è nascosto per tanti minuti...poi, si è acceso e si è spenta la luce bianconera. Quando parte, sai cosa farà, ma te la fa lo stesso.
7: Suarez, Neymar, Rakitic, Barzagli. L'attaccante uruguagio ha firmato il goal decisivo ed è risultato costantemente pericoloso. Un cobra, per una volta con i denti al loro posto. Non addosso agli avversari. Spietato Neymar, sempre nel vivo dell'azione e preziosissimo, nella meravigliosa azione dell'1-0. Per lui, la gioia del 3-1 conclusivo. Il croato Rakitic si è confermato un giocatore di terribile (per gli avversari) utilità. Sempre al posto giusto, purtroppo anche sull'1-0. Barzagli non avrebbe dovuto giocare ed è risultato il migliore della Juve, dopo Buffon-salva tutti. Una garanzia.
6: Pogba, Busquets, Marchisio, Morata, Luis Enrique, Allegri. Il francese deve decidersi: fuoriclasse o ottimo giocatore? A Berlino, ha passeggiato nel primo tempo ed è emerso nel secondo. Da lui, francamente, aspettiamo sempre qualcosa in più. La sensazione è che debba maturare, perchè il calcio non è solo tecnica. Chiedere a Busquets e Marchisio, mai appariscenti, ma dannatamente utili. Da una parte e dall'altra. Morata ha toccato un pallone, ma che pallone! Il momentaneo pareggio ha confermato l'istinto di Alvaro, un punto fermo del futuro juventino. I due allenatori non hanno particolarmente inciso, sulla finale. Entrambi ordinati e logici, le cose più belle della loro stagione le avevano già firmate.
5: Tevez, Pirlo. Aspettavamo ben altro dall'Apache, pericoloso ed efficace solo nell'occasione del goal bianconero. Poi, un'occasione sprecata sull'1-1 e poco altro. Probabilmente, all'ultima con la Juventus. Come Andrea Pirlo, che meriterebbe '10', per tutto quello che ha saputo dare ai Campioni d'Italia, ma oggettivamente pallido a Berlino. Bellissime (e umane) le lacrime d'addio di fine partita.
4: Vidal. Il cileno è partito male, perdendosi Iniesta, sull'1-0. Ha continuato peggio, rischiando l'espulsione in 15 minuti. Sempre troppo carico, confonde l'isteria con l'agonismo. Si consiglia bromuro.
3: Arbitro Cakir. Ondivago sui cartellini (ha oggettivamente graziato Vidal, nel primo tempo), va nel pallone, nel momento topico. Non vede un rigore su Pogba, affondato in area da Dani Alves e viene salvato dall'assistente di porta, sul goal di Neymar, con tocco di mano. La Juventus non ha perso la finale per colpa sua, ma è legittimo rimpiangere il mancato fischio su Pogba. Subito dopo, parte Messi e cala la sera sui bianconeri...
Chiudiamo con due 10 extra: Xavi, un colosso, che ha chiuso la sua carriera al Barça, nell'ennesima, meravigliosa serata.
All'atmosfera della Finale. Il calcio che vorremmo, sempre.