23 settembre 2024, ore 11:22
Dal Vaticano si parla di un lieve malessere e di una decisione presa in via precauzionale. Nel prossimo fine settimana il Pontefice sarà impegnato in un nuovo viaggio, in Belgio e Lussemburgo
LIEVE STATO INFLUENZALE
Dal Vaticano è stato emesso un comunicato molto stringato. Si comunica che “ a causa di un lieve stato influenzale, e in via precauzionale in vista del viaggio dei prossimi giorni, le udienze papali previste per la giornata di oggi sono annullate”. I toni sono rassicuranti: il malessere viene definito lieve e si parla di uno stop per precauzione. A Bergoglio è stato prescritto soltanto un po' di riposo, ovviamente il Santo Padre viene seguito dai medici, ma senza far ricorso a strutture ospedaliere. Quindi non saranno emessi bollettini medici. Il Papa ha in agenda per questa settimana un nuovo viaggio apostolico internazionale, in Lussemburgo e Belgio da giovedì 26 a domenica 29 settembre.
UN VIAGGIO MOLTO IMPEGNATIVO
Il Pontefice, che a dicembre compirà 88 anni, è reduce da un lungo viaggio in Estremo Oriente, che sicuramente è stato stancante: quattro paesi visitati tra Asia e Oceania: Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore; in dodici giorni di viaggio apostolico il Papa ha percorso quasi 33 mila chilometri, viaggiando in aereo per un totale di 44 ore, dovendo assorbire pesanti fusi orari. E’ ovvio che ritmi del genere abbiano un effetto su una persona anziana, con qualche inevitabile acciacco.
ENNESIMO NO ALLA GUERRA
Ieri il Papa aveva regolarmente recitato l’Angelus: affacciandosi dalla finestra su Piazza san Pietro aveva rivolto l’ennesimo appello a favore della pace: “Continuiamo a pregare per la pace. Purtroppo sui fronti di guerra la tensione è molto alta. Si ascolti la voce dei popoli che chiedono pace. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, la Palestina, Israele, il Myamar, tanti Paesi che sono in guerra. Preghiamo per la pace".
DIGNITA' PER I CARCERATI
Il Pontefice aveva poi aveva posto l’accento sulla condizione dei carcerati: “Dobbiamo lavorare perché i detenuti siano in condizione di dignità. Ognuno può sbagliare: essere detenuto è per riprendere una vita onesta dopo”. Bergoglio, durante l’Angelus di ieri, si era anche detto vicino a coloro che vengono vessati: “Sono vicino a quanti vedono calpestati i propri diritti elementari e a quelli che si impegnano per il bene comune in risposta al grido dei poveri e della terra”.