22 febbraio 2023, ore 12:00
A quasi un anno dall'invasione russa, il Pontefice ha rivolto l'ennesimo appello per la pace in Ucraina. Poi Papa Francesco ha ricordato che la Chiesa non è un partito politico, quindi deve tenersi lontano dalle ideologie
DA UN ANNO IN PRIMA LINEA CONTRO LA GUERRA
Tra due giorni sarà passato un anno dall’invasione russa in Ucraina. Putin ha scatenato una guerra sanguinosa che sta andando ancora avanti e non accenna a finire. Anzi. Fin dal primo giorno il Papa ha cercato di portare il suo messaggio di pace, tutte le settimane durante l’Angelus ha sempre rivolto un pensiero “al martoriato popolo ucraino” e in varie occasioni ha espresso solidarietà e vicinanza anche ai soldati russi mandati a morire al fronte. Perché un conto è chi le guerra le scatena, un conto chi è costretto a combatterle. Oggi Bergoglio, durante l’udienza generale del mercoledì in Vaticano, è tornato a parlare di quanto sta accadendo non lontano da noi.
LA VITTORIA NON SI COSTRUISCE SULLE MACERIE
Queste le parole che Papa Bergoglio ha pronunciato durante l’udienza nell’aula Paolo Sesto: “Dopodomani si compirà un anno dall'invasione dell'Ucraina. Un anno dall'inizio di questa guerra assurda e crudele. Un triste anniversario. Il bilancio di morti, feriti , profughi, isolati, distruzioni, danni economici e sociali parla da se'. Potrà il Signore perdonare tanti crimini e tanta violenza? Rinnovo il mio appello a quanti hanno autorità sulle nazioni perchè si impegnino concretamente per la fine del conflitto, per raggiungere il cessate il fuoco e avviare i negoziati di pace. Quella costruita sulle macerie non sarà mai una vera vittoria”.
LA CHIESA NON E' UN PARTITO
Il Papa, durante l’udienza di oggi in Vaticano, non ha parlato soltanto della guerra in Ucraina. Ha voluto rivolgere una preghiera per chi soffre a causa di altri conflitti e anche per catastrofi naturali, come il terremoto che ha portato morte e devastazione nel sud della Turchia e in Siria. Francesco è poi tornato sulle polemiche all’interno della chiesa, che a volte appare divisa in fazioni. Chiare le parole del Papa: “E' molto triste vedere la Chiesa come fosse un Parlamento soltanto. La Chiesa è un'altra cosa, è una comunità di uomini e donne che credono e annunciano Gesù Cristo ma mossi dallo Spirito Santo non dalle proprie ragioni. Il Vangelo non è un'ideologia - sottolinea il Pontefice -, è un annuncio che ti tocca e ti fa cambiare il cuore. Ma se tu ti rifugi in un'ideologia, sia di destra che di sinistra che di centro, tu stai facendo del Vangelo un partito politico, un'ideologia, un club di gente”.