Il passo indietro di Berlusconi, il no al trasferimento di Draghi al Colle
22 gennaio 2022, ore 20:02
Girandola di incontri in questo week end che precede il primo voto per l’elezione del prossimo presidente della Repubblica. Il centrodestra farà proposta condivisa e all'altezza
Silvio Berlusconi ritira la sua candidatura per il Colle. Il Cavaliere fa un passo indietro e rinuncia, in nome della ricerca dell'unità del Paese e assicura che la proposta condivisa del centrodestra sarà all'altezza e in grado di avere il massimo consenso possibile. La notizia è giunta nel corso del vertice del centrodestra, slittato di 3 ore e anticipato dal confronto tra Berlusconi e lo stato maggiore di Forza Italia, un vertice in video collegamento a cui lo stesso Berlusconi non sta prendendo parte, per lui c’è Tajani e parla la nota letta dalla fedelissima Licia Ronzulli. Subito dopo per Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha detto che il partito non vuole Mario Draghi al Quirinale. In attesa di conoscere il nome di alto profilo della coalizione oppure se la stessa convergerà sulla richiesta di bis a Mattarella, colloqui e trattative proseguono. E’ atteso quello tra Salvini e Letta, domani mattina il segretario del Pd vedrà di nuovo il leader dei 5 stelle Conte e quello di Articolo1 Speranza.
COMUNICATO BERLUSCONI A VERTICE CENTRODESTRA, DRAGHI COMPLETI OPERA
Draghi deve completare l'opera e restare a palazzo Chigi. Così Silvio Berlusconi in una comunicazione letta dalla senatrice azzurra Licia Ronzulli collegata via Zoom al vertice di centrodestra. Berlusconi fa dunque un passo indietro e rinuncia, in nome della ricerca dell'unità del Paese. “Faremo proposta condivisa del centrodestra all'altezza - è la linea di Berlusconi - in grado di avere il massimo consenso possibile”. Berlusconi poi ha aggiunto nella nota "Ora basta polemiche e lacerazioni sul mio nome".
SALVINI, ORA DA CENTRODESTRA RESPONSABILITA' DI PROPOSTE SENZA VETI SINISTRA
Il leader della Lega, Matteo Salvini ha commentato la decisione del Cavaliere "Scelta decisiva e fondamentale, Berlusconi rende un grande servizio all'Italia e al centrodestra". E’ tempo dunque "Il Centrodestra ora avrà l'onore e la responsabilità di avanzare le sue proposte senza più veti dalla sinistra".
FDI DOPO RINUNCIA BERLUSCONI, NON VOGLIAMO DRAGHI AL QUIRINALE
"La cosa più importante è l'unita coalizione, noi abbiamo fatto un gesto di generosità per questo obiettivo". E' quanto avrebbe Giorgia Meloni, nel corso del suo intervento durante il meeting di centrodestra. "Fdi e resto coalizione pensano alla durata della legislatura". Poi la leader di Fratelli d’Italia ha spiegato come da parte di Fdi ci sia contrarietà alla possibilità di Draghi al Quirinale.
CONTE, ORA SERIO CONFRONTO
Arriva su Twitter il commento del leader del M5S Giuseppe Conte “Lo avevamo affermato in modo chiaro: la candidatura di Silvio Berlusconi era irricevibile. Con il suo ritiro facciamo un passo avanti e cominciamo un serio confronto fra le forze politiche per offrire al Paese una figura di alto profilo, autorevole, ampiamente condivisa”.
SCOTTO (ART.1), RITIRO BERLUSCONI INEVITABILE, MA C.DESTRA NON HA PRELAZIONE
Tra le primissime reazioni quella di Arturo Scotto, il coordinatore di Articolo 1 ha postato su Twitter “Ritiro #Berlusconi inevitabile. Era una provocazione politica verso l'Italia. Detto questo, il centrodestra non ha alcun diritto di prelazione sul Quirinale. Questa partita non la vince chi evoca numeri che non ha. Serve un Presidente condiviso dalla parte della Costituzione".