Il patriarca di Mosca Kirill invita a unirsi per combattere i "nemici interni ed esterni della Russia"
10 aprile 2022, ore 18:43
Stretto alleato del presidente Putin, Kirill non ha mai fatto mancare il suo sostegno all'operato di Mosca in Ucraina
Aveva già sostenuto l'"operazione militare speciale" russa in Ucraina all'interno dei suoi sermoni: il patriarca russo Kirill, stretto alleato del presidente Vladimir Putin, ha ripreso la parola per sostenere ancora una volta l'operato di Mosca invitando i sostenitori a unirsi per combattere i "nemici interni ed esterni di Mosca". Il patriarca di Mosca e di tutte le Russie ha richiamato il popolo a raccogliersi intorno alle autorità del Paese, invitando i leader a ricordare le loro responsabilità di servitori del popolo.
L'appello di Kirill
"In questo periodo difficile per la nostra patria, possa il Signore aiutare ognuno di noi a unirci, anche attorno al potere". Con queste parole Kirill riafferma il sostegno della sua chiesa da circa centocinquanta milioni di fedeli a Vladimir Putin e al suo operato in Ucraina. "È così che emergerà la vera solidarietà nel nostro popolo, così come la capacità di respingere i nemici esterni e interni e di costruire una vita con più bene, verità e amore". È l'agenzia Tass a riportare le parole del patriarca durante una cerimonia religiosa nella chiesa dell'Intercessione della Theotòkos, a Mosca. Kirill ha poi aggiunto che il potere è "un'istituzione inalienabile creata da Dio e che ha accompagnato l'umanità nella sua storia". E ancora: "Capita spesso che una persona che ha raggiunto il potere si dimentichi di tutto il resto e che usi questo potere per ampliarlo ulteriormente, o solo per vivere in modo più agiato".
La replica dell'ambasciata di Kiev in Vaticano
"Il patriarca della Chiesa russo ortodossa Kirill non può avere alcun ruolo per la tregua tra Mosca e Kiev, perché lui è il leader spirituale che sostiene questa guerra, lui sta dalla parte dei terroristi". Non si fa attendere la risposta alle parole del patriarca di Mosca da parte dell'ambasciata ucraina presso la Santa Sede, dopo che Papa Francesco ha lanciato un appello durante l'angelus di Pasqua affinché si deponessero le armi per una tregua pasquale. "Come il Pontefice desidera la pace e un accordo attraverso il negoziato, così il patriarca è completamente dalla parte dei terroristi, lui è assolutamente e concretamente a favore della guerra, non dice niente per la pace e incoraggia a fare tutto il possibile per una vittoria politica e militare della Russia".