26 novembre 2020, ore 17:44
Intervistato dal Daily Mail, l'ex portiere dell'Inghilterra non perdona Maradona per quel gol che gli segnò nei quarti di finale dei Mondiali '86 e che gli valse l'appellativo di "Mano de Dios"
Del coro delle pochissime voci contro dopo la morte di Diego Armando Maradona fa parte anche Peter Shilton, che ripete il pensiero dell'azzurro dell'82 Claudio Gentile accusato dal grande argentino di essere un picchiatore.
L'ex portiere dell'Inghilterra si riferisce invece al Mondiale di quattro anni dopo, Messico '86, che rimarrà nella storia per la doppietta di Maradona contro gli inglesi, con la "mano de Dios" e il gol più bello della storia della competizione iridata, che per gli argentini ebbe il sapore della rivincita anche in chiave Malvinas-Falkland.
"Il mio pensiero va alla sua famiglia"
"Aveva grandezza ma non sportività", dice ora Shilton, che all'eroe dell'Albiceleste non ha mai perdonato il gol segnato con la mano in quel quarto di finale della Coppa. In un'intervista al Daily Mail, Shilton ammette che Maradona è stato "il più grande giocatore che abbia mai affrontato. Ma quello che non mi piace è che non si è mai scusato", ha detto. "Non ha mai ammesso di aver barato e ha detto che gli sarebbe piaciuto scusarsi. Nel corso degli anni ci sono stati alcuni tentativi, ma non siamo mai riusciti a incontrarci. Io gli avrei stretto la mano, ma non ho mai avuto l'impressione che questa cosa sarebbe mai potuta succedere. La maggior parte dei giocatori che erano in campo in quella partita in Messico ancora oggi la pensa come me". "La mia vita è stata a lungo legata a quella di Diego Maradona, e non nel modo in cui avrei voluto - aggiunge Shilton - Ma sono rattristato nell'apprendere della sua morte in così giovane età. E' stato senza dubbio il più grande giocatore che abbia mai affrontato e il mio pensiero va alla sua famiglia". Shilton conclude: "In sincerità spero quel gol che non rovini l'eredità di Maradona".