23 settembre 2020, ore 10:29
Torna la rubrica di RTL 102.5 in collaborazione con Confindustria, dove domanda e offerte di lavoro si incontrano
Giunto alla sua quarta edizione, Il post in fabbrica, nonostante le difficoltà del periodo legato alla pandemia mondiale da Coronavirus che ha avuto pesanti conseguenze anche e soprattutto sul mercato del lavoro, torna a dare voce alle esigenze delle imprese e delle aziende manifatturiere italiane. Ospite di RTL 102.5 Giovanni Brugnoli, vicepresidente di Confindustria: “E’ evidente che il lockdown è stato un periodo molto duro, ma le imprese e le manifatture non si sono mai fermate, neanche nell’assumere – ha rassicurato Brugnoli, sottolineando come grazie a Il post in fabbrica, le aziende che hanno aderito per presentare le proprie esigenze con le skills necessarie per il proprio personale hanno continuato ad innovare, a reperire personale altamente qualificato – le imprese hanno continuato nella propria missione, rimanendo legati al core business della propria azienda, modificandolo costantemente anche in funzione del Coronavirus. E’ necessario innovarci ed essere alla ricerca di capitale umano nuovo proprio perché sta cambiando il modello di business. E’ una sfida importante e decisiva”.
“La scuola deve dialogare con il mondo delle imprese”
Si prospetta una nuova stagione di sfide e obiettivi, ma la premessa da non perdere di vista è ricordare che “il nostro Paese è ancora secondo nella manifatturiera d’Europa, dove il Made in Italy è un brand eccezionale ed è un driver di crescita che non dobbiamo perdere – ha chiarito Brugnoli, ricordando che grazie a Il post in fabbrica le aziende, in 104 puntate, hanno creato 2430 posti di lavoro e più di 510 assunzioni, spesso a tempo indeterminato - il dramma è che sono arrivati 26mila curricula e questo significa che troppo spesso il mondo della scuola non dialoga con il mondo delle imprese. Abbiamo bisogno fortemente di tecnici specializzati che vengono da istituti tecnici, da Lauree Stem legate alla tecnologia, all’ingegneria ed alla matematica. Abbiamo bisogno di specificità e caratteristiche aderenti alle esigenze delle imprese. Le scuole devono dialogare in modo costante e costruttivo per creare una visione da qui al 2050. La scuola deve tornare a formare il futuro del Paese e deve essere aderente alle esigenze in costante evoluzione del mondo economico. Il mondo del lavoro cambia drasticamente, noi diamo le competenze digitali per scontate, ma spesso a scuola e nei ragazzi queste sono farraginose” ha detto Brugnoli.
Investire sui talenti
“Trattenere in azienda capitali e talenti è fondamentale per uscire da questo momento congiunturale. Quando individuiamo i talenti con il Miur – ha spiegato Brugnoli - cerchiamo di coltivarli e dargli una traiettoria di crescita, devono vedere la manifattura e l’impresa privata italiana come un alleato strategico per il loro futuro. Dobbiamo coltivare i tanti talenti che abbiamo. Questa pandemia ha rallentato il sistema, ma adesso dobbiamo accelerare su alcuni temi, quello digitale è uno di questi”.