Il presidente Sergio Mattarella contro i dazi: aumenta il rischio diffusione di prodotti fake spacciati per italiani

Il presidente Sergio Mattarella contro i dazi: aumenta il rischio diffusione di prodotti fake spacciati per italiani Photo Credit: Fotogramma.it
22 marzo 2025, ore 18:00
Per il capo dello Stato mercati aperti proteggono la pace, mentre protezionismi e misure come i dazi danneggerebbero in modo importante settori di eccellenza italiana
Protezionismi immotivati e chiusura dei mercati dal sapore incomprensibilmente autarchico danneggerebbero in modo importante settori di eccellenza, dice il capo dello Stato, Sergio Mattarella al 44/mo Forum della cultura dell'olio e del vino della Fondazione italiana Sommelier a Roma. I mercati aperti proteggono la pace: è questo il parallelo con cui il presidente della Repubblica guarda con preoccupazione all'imposizione dei dazi trumpiani. Mattarella mette in guardia su come la contrapposizione tra mercati ostili nella storia abbia condotto ad altre più gravi forme di conflitto' e parla del rischio dei falsi prodotti italiani, oggi un mercato che supera i 120 miliardi di euro che rischia di crescere ancora gli fa eco Coldiretti. Di dazi parla anche il ministro dell'Economia Giorgetti, definendoli vere e proprie 'armi economiche' in grado di 'influenzare alleanze politiche e che possono alterare gli scambi globali.
RISCHIO SPINTA A PRODOTTI COSIDDETTO ITALIAN SOUNDING
Il presidente Mattarella nel suo richiamo contro i dazi parla non solo delle ricadute sull'export ma anche del rischio che con le misure che vengono oggi minacciate ci sia una ulteriore spinta ai prodotti del cosiddetto "italian sounding", con ulteriori conseguenze per le filiere produttive italiane, non essendo immaginabile che "i consumatori di altri continenti rinuncino a cuor leggero - ha detto ancora - a rincorrere gusti che hanno imparato ad apprezzare". Il fenomeno dei prodotti taroccati e spacciati per italiani, tra cui formaggi, pasta, sughi per pasta, pomodori pelati e conserve di pomodori, olio d'oliva, aceti, salumi e affettati, vino, aceto e molti altri. Un business che ha già superato i 120 miliardi di euro, secondo le stime di Coldiretti che plaude al richiamo di Mattarella.
GIORGETTI, I DAZI SONO ARMI ECONOMICHE
"Dobbiamo evitare che 'armi non convenzionali' vengano usate in modo da minare la stabilità e la giustizia a livello mondiale". Lo afferma il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, riferendosi anche ai dazi commerciali e alle criptovalute. Il ministro leghista, mette in guardia dai primi, che definisce 'armi economiche' che influenzano le alleanze e possono alterare gli scambi globali. E dalle seconde in quanto "La crescente diffusione delle monete digitali mette sotto pressione i tradizionali meccanismi di controllo economico e politico, aprendo nuove frontiere per gli scambi finanziari, ma anche per finanziare attività non sempre lecite".