Il primo novembre si celebra il World Vegan Day: un'occasione per riflettere sui benefici di questo stile di vita

Il primo novembre si celebra il World Vegan Day: un'occasione per riflettere sui benefici di questo stile di vita

Il primo novembre si celebra il World Vegan Day: un'occasione per riflettere sui benefici di questo stile di vita


01 novembre 2021, ore 14:00

La data odierna inaugura il Vegan Month: un mese intero dedicato all'informazione circa i vantaggi che questo regime alimentare porta non solo agli esseri umani ma soprattutto al

Oggi, 1 novembre, non si celebra solamente Ognissanti. È anche il World Vegan Day, giornata che apre il Vegan Month. La coincidenza tra le due date non è casuale: a sancire l’importanza di questo giorno fu Louise Wallis nel 1994, quando era presidente della Vegan Society nel Regno Unito. La ricorrenza fu stabilita nel 50esimo anniversario dell’associazione benefica, il cui scopo era creare consapevolezza intorno al veganesimo. Nonostante siano passati anni, l’obiettivo rimane lo stesso: sono ancora tanti gli stereotipi intorno a questo stile di vita e tanta disinformazione.

L’IMPATTO DEGLI ALLEVAMENTI SULL’AMBIENTE

I motivi per diventare vegani (ovvero rimuovere ogni tipo di prodotto animale dalla propria dieta, a partire dalla carne, passando per il miele e includendo i latticini) sono vari. Il più importante è sicuramente quello che riguarda il benessere del nostro pianeta. Sono molti gli studi che oggi mostrano quanto gli allevamenti intensivi siano dannosi per l’ambiente: i produttori di carne e latticini sono infatti tra i principali responsabili delle emissioni di gas serra. Stando ai report di FAO e Greenpace, solo per quanto riguarda l’Italia gli allevamenti intensivi, attraverso i mangimi e la loro digestione, contaminano l’aria più delle emissioni di autoveicoli. In più, quest’industria è responsabile dello sfruttamento delle risorse naturali e del terreno: non solo occupa il 30% del suolo calpestabile, ma è anche responsabile della deforestazione e della degradazione del suolo. Anche la water footprint non è da sottovalutare: secondo la Food and Agricolture Organization, la produzione di un solo chilo di carne bovina richiede l’utilizzo di 15mila litri di acqua, la maggior parte dei quali deriva dall’utilizzo della risorsa idrica nei campi in cui si coltiva il mangime. Per capire meglio la gravità della situazione, si possono mettere a confronto la produzione di un grammo di proteine da carne bovina e uno di proteine da legumi: al primo occorre un quantitativo di acqua 6 volte superiore rispetto al secondo.


CRESCE IL CONSUMO DI FRUTTA E VERDURA

Negli anni molte persone hanno deciso di rivoluzionare il proprio stile di vita eliminando carne e derivati e aumentando quindi il consumo di frutta e verdura. Secondo lo studio dei dati, quest’ultimo sarebbe cresciuto del 59% rispetto al 2019. L’aumento della domanda non è sfuggito ai colossi dell’alimentazione, come supermercati e fast food, che hanno implementato la loro offerta di prodotti vegani: mettendo, ad esempio, a confronto settembre 2020 e settembre 2021, si nota una crescita di promo di prodotti vegetariani e vegani del 182%.





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