06 settembre 2022, ore 09:51
Il segretario di +Europa, Benedetto Della Vedova, è stato ospite in Non Stop News con Giusi Legrenzi, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro
LE SANZIONI ALLA RUSSIA
“Noi abbiamo messo le sanzioni sulla Russia che non è vero che non stanno funzionando, stanno indebolendo il regime di Putin e la sua economia. Putin sta usando il gas come arma di pressione e di guerra contro l’Europa. Stiamo subendo l’aggressione nei confronti dell’Europa e dell’Italia. Non ho dubbi di dove stare dal punto di vista politico, dobbiamo rispondere all’attacco che Putin ha scatenato contro l’Ucraina, contro l’Ucraina che guardava all’Europa e adesso contro l’Europa. Quindi dobbiamo reagire a questa aggressione, perché Putin brucia il gas pur di non vendercelo, quindi dobbiamo reagire e difenderci mettendo in campo soluzioni sia nell’immediato, servono soldi, il commissario Gentiloni ha parlato di un fondo. Dobbiamo avere dei fondi da mettere a disposizione di famiglie e imprese in questa fase in cui siamo sotto attacco, poi diversificare, non comprare più gas dalla Russia, mettere un tetto al prezzo a livello europeo e spingere sulle energie rinnovabili. Salvini dal mio punto di vista ha completamente torto, dice che il suo amico Putin ha qualche buona ragione, Putin ha solo torti”.
Qual è la ricetta di +Europa per il nostro sostentamento energetico? “Pensiamo che la priorità sia spingere sulle energie rinnovabili, abbiamo un grande potenziale da mettere in campo, eolico ma soprattutto solare. Dobbiamo spingere e mettere in cantiere opere che producono energie rinnovabili e che aspettano solo l’autorizzazione. Accanto alle rinnovabili dobbiamo proseguire nella fase di transizione con il gas e il governo Draghi è stato straordinario nel mettere in campo rapidamente meccanismi di sostituzione del gas russo con gas algerino, dagli Stati Uniti. Parte di questo gas arriva con i tubi e con le navi, viene liquefatto e servono i rigassificatori che lo trasformino in gas. Dobbiamo fare il rigassificatore a Piombino, nucleare, investire sulla ricerca in modo massiccio”.
CALENDA
Che cosa si aspetta Della Vedova rispetto all’apertura politica di Calenda? “Trovo sia inaudito a venti giorni dal voto pensare di aprire a un governo di qualunque natura, anche di più ampia coalizione con Giorgia Meloni. Per me è un errore, nel senso che almeno noi di +Europa siamo ancora in campo per battere Giorgia Meloni. Credo si debba massimizzare la forza di chi sta proponendo agli elettori un’alternativa al governo sovranista, populista e reazionario di Salvini e Meloni. Quando con Calenda facemmo l’accordo con il PD, l’abbiamo fatto mettendo una premessa all’accordo: le prossime elezioni sono una scelta tra l’Italia che resta tra i grandi Paesi europei, se vinciamo noi, e l’Italia alleata di Putin e Orban se vincono Salvini e Meloni, per me non erano parole dette così per dire, è quello che pensiamo. Salvini e Meloni devono battersi, non bisogna fare il governo con loro”.
EMMA BONINO
Emma Bonino ha parlato di un comportamento truffaldino, nei confronti di Calenda. Ha esagerato? Cosa mette in comune +Europa e Fratoianni? “Quel patto era chiarissimo e scritto, Letta è stato chiaro: ‘Con voi di Azione e +Europa facciamo un patto elettorale e di governo, con gli altri un accordo tecnico sulle elezioni’, quindi resta incomprensibile e inaudito il fatto che a un certo punto Calenda si sia tirato indietro. Io sono rimasto lì perché voglio battere Salvini e Meloni. Un comportamento inaudito, non puoi fare un patto un giorno e tirarti indietro il giorno dopo. Questa legge elettorale non contempla la neutralità, tu metti un voto che vale doppio”.
Calenda ha detto che l’accordo con il PD per lui andava bene così come quello con +Europa, ma che non sarebbe stato con gli anti-NATO. “Quello lo sapevamo fin dall’inizio, anzi, abbiamo fatto l’accordo con Letta proprio per evitare che i nostri voti andassero a loro sul maggioritario. A Milano nel collegio ci sono Tremonti e Della Vedova, se tu ti metti in mezzo favorisci Tremonti perché sul maggioritario disperdi il voto e penso che gli elettori del Terzo Polo dovendo scegliere non aiuterebbero Tremonti. Su Fratoianni e Bonelli sapevamo che c’erano, la legge elettorale impone in qualche modo di mettersi assieme. Avevamo detto a Letta che l'unica condizione sarebbe stata che non ci fosse stato il M5S, una forza populista e infatti non c’è. Hanno candidato Ilaria Cucchi, un’eccellente candidatura, ma è un profilo di una persona che incarna una battaglia che per esempio io condivido”.
Argomenti
+Europa
agenziafotogramma.it
Benedetto Della Vedova
fotogramma
Non Stop News
RTL 102.5