02 dicembre 2024, ore 20:00
Il self check-in diventa illegale e non potrà più essere effettuato per entrare negli alloggi turistici. La modalità del self check-in, ha spiegato la circolare, non rispetta gli standard di sicurezza
Ormai da tempo, soprattutto dopo la pandemia, il check-in negli alloggi turistici viene fatto tramite il self check-in. Secondo questa modalità il proprietario dell’alloggio non si deve recare fisicamente ad accogliere i turisti ma può tranquillamente lasciare le chiavi dell’appartamento in una key-box, una scatolina con una combinazione segreta, situata vicino all’alloggio, e dare un codice ai visitatori per poterla aprire. A quel punto i turisti possono prendere le chiavi ed accedere all’appartamento. Anche tutta la procedura di invio dei documenti avviene in genere tramite messaggi su WhatsApp o mail scambiate tra i turisti e il proprietario della casa vacanze.
IL SELF CHECK-IN E’ ILLEGALE
Il self check-in diventa illegale e non potrà più essere effettuato per entrare negli alloggi turistici.
Il ministero dell’Interno ha messo al bando le key box utilizzate dai gestori di affitti brevi per permettere agli ospiti di accedere autonomamente all’alloggio, senza incontrarsi. Il 18 novembre è stata inviata a una circolare del dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dell’Interno inviata a tutte le prefetture d’Italia. Oggi i prefetti hanno comunicato la regola ai gestori.
La modalità del self check-in, ha spiegato la circolare, non rispetta gli standard di sicurezza stabiliti dall’articolo 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Questo prevede che gli ospiti possano essere accettati solo se provvisti di un documento di identità valido. Spesso il controllo avviene da remoto, con una foto inviata per email o su WhatsApp e questo non è sufficiente a garantire il rispetto del requisito, poiché l’identificazione telematica non può essere considerata certa.
Le key box sono ormai considerate un simbolo dell’overtourism, vengono spesso appese sui pali e sulle ringhiere nelle città suscitando nei cittadini, soprattutto che abitano nel centro storico, numerose proteste. Nella circolare non c’è un divieto esplicito delle key box ma l’interpretazione delle norma rende inutile il loro utilizzo.
LE PROTESTE A FIRENZE
Le key box appese a ringhiere e pali nelle città hanno spesso suscitato grandi polemiche e proteste dai cittadini che, per il loro considerevole numero, le considerano un simbolo del turismo di massa.
A Firenze sono state affisse delle X rosse sopra le key box degli affitti brevi con la scritta “Salviamo Firenze X viverci”. La protesta, organizzata dal comitato Salviamo Firenze, ha visto una serie di manifestanti presentarsi davanti alla fortezza di San Giovanni Battista a Firenze, dove era in corso il Forum internazionale del turismo, con una X rossa sul viso e uno striscione che recitava "Firenze muore di turismo selvaggio e speculazione. La sindaca ha dichiarato che farà un regolamento sulle keybox: l’unico regolamento è vietarle. il turismo non può schiacciare la residenza".
Pochi giorni dopo la sindaca Sara Funaro ha dichiarato che non sarà più possibile utilizzare le keybox nel centro storico a partire dal 2025. La misura è volta a ridurre l’impatto del turismo di massa in un’area storica già messa sotto pressione. La decisione fa parte di un piano in dieci punti per un turismo più sostenibile, presentato in occasione del G7 Turismo.