Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, chi ha sbagliato paghi. Anche il Comune
08 luglio 2023, ore 16:24
Sarebbe stato un corto circuito o più probabilmente una sigaretta lasciata accesa a innescare l'incendio nella casa di riposo di Milano in cui sono morte 6 persone e altre 81 sono rimaste ferite. Si indaga per omicidio colposo
Se ci saranno responsabilità chi ha sbagliato, compreso il Comune, dovrà pagare, ha detto il sindaco, Giuseppe Sala. L'impianto antifumo, nella residenza per anziani, era bloccato da tempo, gli allarmi dei degenti non funzionavano e il bando del Comune per la manutenzione non era stato ancora chiuso. E mentre continuano le indagini del Nucleo investigativo dei Vigili del Fuoco, potrebbe esser stato un corto circuito o più probabilmente una sigaretta lasciata accesa a innescare l'incendio che ha causato la morte 6 persone e il ferimento di altre 81.
SALA, PER ROGO RSA CHI HA SBAGLIATO PAGHI, ANCHE IL COMUNE
"Se ci saranno responsabilità chi ha sbagliato, compreso il Comune, dovrà pagare. Rimanendo il fatto che purtroppo sei persone sono morte". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, intervistato da Rai News 24, parlando del rogo scoppiato nella Casa per Coniugi del Comune gestita da Proges. Il sindaco ha poi parlato del bando che il Comune ha aperto lo scorso anno, e per cui le procedure sono ancora in corso, per la manutenzione di tutte le Rsa di proprietà. Nella Casa per Coniugi infatti non andavano i rilevatori del fumo e l'amministrazione aveva chiesto a Proges di mettere in atto misure compensative, cioè una vigilanza notturna. "Il bando era aperto da tempo - ha confermato Sala - e non è un mistero ne che i tempi della pubblica amministrazione non sono veloci, ne che strutture che meritano interventi di manutenzione straordinaria in tutta Italia sono tantissime". "Consapevoli di ciò - ha concluso il sindaco - doveva esserci una vigilanza notturna, ora perché la società che garantisce la gestione di questo immobile non abbia fatto sufficientemente bene non sta a me dirlo, ci sono indagini in corso".
ROGO IN CASA DI RIPOSO, SARANNO CONTROLLATI TUTTI I LETTI
Saranno controllati tutti i letti della Rsa Casa dei Coniugi di Milano, dove nella notte tra giovedì e venerdì è scoppiato un incendio che ha causato 6 morti e 81 feriti. Il materasso della stanza 605 da cui sono divampate le fiamme a causa di una sigaretta fumata da un'ospite si è liquefatto rapidamente, con una velocità di combustione che lascia perplessi inquirenti e investigatori. Da qui, dunque, la necessità di verificare i materiali di cui sono composti i letti presenti nella struttura. Al momento dell'incendio, l'impianto di rilevazione dei fumi era guasto, come confermato anche da un cartello esposto nella casa di riposo. Un altro aspetto da chiarire, infatti, è da quanto tempo il sistema non funzionasse e quale fosse esattamente il numero dei dipendenti in servizio quella notte. Se il fumo di sigaretta nelle camere della Rsa fosse prassi tollerata o meno è un altro elemento al vaglio degli investigatori.
ROGO IN RSA: UNA DIPENDENTE, 4 MESI FA ALTRO INCIDENTE
"Una volta è successo che il microonde si è bruciato ma nella cucina sopra il pannello non ha suonato": una dei dipendenti della residenza per anziani Casa per Coniugi ha raccontato al Tg1 l'incidente che, ha detto, è avvenuto quattro mesi fa. In quella occasione fu lei ad accorgersi di quanto era successo nella struttura, in cui i rilevatori di fumo erano fuori servizio e dove ieri un incendio ha causato sei morti.
67 ANZIANI DIMESSI DA OSPEDALI
Sono 67 gli ospiti dell'Rsa 'Casa per Coniugi' che sono stati dimessi dagli ospedali dopo essere rimasti intossicati nell'incendio che ha interessato la struttura milanese. Gli anziani sono stati trasferiti in altre strutture di Milano, come Pio Albergo Trivulzio, Fondazione Don Gnocchi, Golgi Redaelli, Rsa Adriano, Rsa Girola e Famagosta. Anche gli altri ospiti della Rsa, che è rimasta inagibile dopo il rogo, sono stati ricollocati in altre strutture.