31 maggio 2024, ore 19:00
La maestra 39enne, accusata di aver aggredito alcuni estremisti di destra in Ungheria, ha aperto un profilo Instagram: nel primo post, ringraziamenti a chi la supporta e aggiornamenti sulle sue condizioni
Il primo post social
«Ciao, sono Ilaria Salis e questo è il mio nuovo e unico account Instagram». È questo l’incipit del primo post su Instagram di Ilaria Salis, attualmente agli arresti domiciliari a Budapest. Il post è composto da otto immagini, tutte con sfondo azzurro, che riportano un messaggio che la donna vuole comunicare ai suoi seguaci. «Innanzitutto ci tengo a ringraziare di cuore tutte e tutti voi – amici, compagne, solidali e pure perfetti sconosciuti- che mi siete stati vicini e mi state sostenendo in questo periodo difficile. Siete la mia forza. Dopo quindici mesi rinchiusa in un carcere ungherese in custodia cautelare, adesso mi trovo agli arresti domiciliari a Budapest. Indosso un braccialetto elettronico e il mio indirizzo è diffuso su siti di neonazisti ungheresi. Ancora in attesa di sentenza, rischio ventiquattro anni di “carcere duro” che equivalgono a circa 120 anni di domiciliari. Il pozzo ha solo cambiato forma, purtroppo sono ancora lì dentro» scrive Ilaria Salis.« Le mie circostanze personali e materiali al momento non mi permettono ancora di essere presente e di comunicare come e quanto vorrei. I miei amici mi danno una mano per veicolare i messaggi più essenziali tramite questa pagina. Ci tenevo a ringraziare anche chi mi ha dato l’opportunità di candidarmi alle imminenti elezioni europee. Se ora, dal fondo del pozzo, s’intravede uno spiraglio di luce è anche grazie a questa possibilità. Sono candidata con Alleanza Verdi e Sinistra. A volte le esperienze più dure possono offrire spunti per crescere come persona e porre le basi per costruire collettivamente qualcosa di nuovo. Dalla parte giusta della storia!» continua l’imputata. Sotto al post ci sono alcuni commenti di sostegno, ma a distanza di poco tempo sono stati limitati. Come descrizione del suo profilo, viene riportato il partito con cui si candida e viene precisato che il suo account è gestito con il supporto delle amiche e amici di Ilaria.
La storia di Ilaria Salis
Ilaria Salis, insegnante monzese di scuola elementare e attivista antifascista, viene arrestata nel febbraio 2023, insieme a due cittadini tedeschi, con l’accusa di violenza e lesioni contro militanti di estrema destra. Le imputazioni fanno riferimento a qualche giorno prima, nello specifico durante le celebrazioni a Budapest del Giorno dell'Onore, un evento organizzato per celebrare un battaglione nazista che si oppose all'avanzata dell'Armata russa nel 1945. A giugno dello stesso anno viene rifiutata una prima istanza a favore degli arresti domiciliari in Italia, mentre a novembre viene rinviata a giudizio, con una richiesta di 11 anni di reclusione da parte della Procura. Nel gennaio di quest’anno, Ilaria Salis scrive un memoriale per il consolato italiano, all’interno del quale racconta le sue condizioni nel carcere di Budapest. Il 29 gennaio 2024 inizia il processo. Uno dei due imputati tedeschi si dichiara colpevole, ottenendo tre anni di reclusione, invece la maestra si dichiara innocente, negando il patteggiamento. In questa occasione, vengono condivise le immagini di Ilaria Salis, ammanettata e con le catene ai piedi e ai polsi, generando una grande polemica internazionale. Interviene a questo punto Giorgia Meloni, la Presidente del Consiglio, richiedendo il rispetto dei diritti umani e un giusto processo per l’imputata. Lo scorso marzo viene respinta nuovamente la richiesta dei domiciliari, anche con l’opzione di scontarli in Ungheria. L’ultimo aggiornamento risale a qualche giorno fa, nello specifico il 24 maggio, in cui si è tenuta un’ulteriore udienza, nella quale sono stati ascoltati una vittima e un testimone. La prossima udienza è prevista per settembre.