Ilaria Salis è uscita dal carcere di Budapest, ora è agli arresti domiciliari in Ungheria
23 maggio 2024, ore 12:01
Il tribunale ungherese ha accolto il ricorso degli avvocati, che ora chiedono al governo di impegnarsi affinché l'attivista torni in Italia
Una settimana fa il tribunale ungherese aveva accolto il ricorso presentato dai suoi avvocati per gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico dietro pagamento di una cauzione di quarantamila euro, e questa mattina Ilaria Salis è uscita dal carcere di massima sicurezza di Gyorskocsi utca di Budapest dove si trovava da più di un anno dopo essere stata arrestata nel febbraio del 2023 insieme ad altre due persone con l'accusa di aver partecipato a due aggressioni nei confronti di tre militanti di estrema destra e di far parte di un'associazione criminale. Andrà ora ai domiciliari fino alla fine del processo. Il padre Roberto Salis si è detto felice di poter riabbracciare la figlia, 39enne attivista italiana, candidata alle prossime elezioni europee con Alleanza verdi e sinistra, nella speranza, dice ancora il padre, che questa sia una tappa temporanea prima del ritorno della figlia in Italia.
I legali, "ora il governo si impegni per portarla in Italia"
"Siamo molto soddisfatti ma consideriamo i domiciliari in Ungheria solo un primo passaggio verso la libertà di Ilaria perché chiediamo che le venga revocata qualsiasi misura cautelare". Sono arrivati a Budapest anche gli avvocati italiani di Ilaria Salis, Eugenio Losco e Mauro Straini, che a breve hanno fatto sapere di voler presentare una richiesta di trasferimento in Italia: "Speriamo che il governo italiano si impegni perché questo avvenga, come ha sempre promesso di fare una volta ottenuti i domiciliari in Ungheria". Salis intanto resta ai domiciliari, anche se, ancora secondo i suoi legali, la misura cautelare non ha motivo di esistere, "visto che non c'è alcun pericolo di fuga".
Bonelli-Fratoianni, "bella notizia"
A salutare con favore l'uscita dal carcere di Salis sono stati anche Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, i leader di Alleanza verdi e sinistra, nelle cui fila l'attivista è candidata alle prossime elezioni europee. "Una bella notizia e un primo importante risultato della mobilitazione che si è sviluppata attorno al suo caso grazie alla tenacia e alla determinazione della famiglia e di tutti coloro che invece di stare in silenzio si sono battuti e continueranno a farlo per i diritti di Ilaria e di tutti noi". Con l'occasione, Bonelli e Fratoianni si sono detti ancora più convinti di aver scelto di condidare Salis: "Ha dato un ulteriore contributo a questa battaglia per i diritti e la democrazia".