In America si celebra la giornata internazionale del pollo fritto, piatto molto amato e tra i più consumati
06 luglio 2021, ore 20:30 , agg. alle 09:27
Le sue origini sono contese, Stati Uniti, Gran Bretagna e Scozia rivendicano la sua invenzione, già a partire dal 1700, anche in Italia ha vissuto momenti di grande celebrità
LA CONTESA SULLE ORIGINI
Una prelibatezza comunemente abbinata agli Stati Uniti, ma le sue origini sono contese. Alcuni le fanno risalire intorno al 1747 quando apparve nel ricettario britannico The Art of Cookery Made Plain and Easy di Hannah Glasse, con tanto di indicazioni sulla marinatura, una pratica fondamentale per una perfetta riuscita. Anche il popolo scozzese, tuttavia, rivendica l’invenzione del pollo fritto: si racconta che nel ‘700 molti di loro emigrarono nel Sud America per via della tratta degli schiavi e proprio gli afroamericani, a cui venivano riservate le parti meno nobili del pollo, resero il piatto famoso e popolare ma soprattutto buono. Il loro segreto consisteva nel condire gli scarti con abbondante paprika e spezie, per poi buttarli in olio di palma bollente. Il risultato cominciò ad essere così strepitoso che poi nelle case degli scozzesi questo piatto veniva consumato quotidianamente, spesso cucinato dagli stessi schiavi utilizzati, come cuochi. Negli Stati Uniti la prima ricetta apparve nel 1824 nel primo libro di cucina regionale americana, The Virginia House-Wife, scritto da Mary Randolph, figlia di una famiglia di schiavisti e una lontana parente di Thomas Jefferson. "Tagliateli come per la fricassea, infarinateli bene, cospargeteli di sale, metteteli in una buona quantità di strutto bollente e friggeteli di un marrone chiaro", scrisse. Una ricetta che sostiene la BBC ha stabilito lo standard del pollo fritto per generazioni di cuochi del Sud.
IN ITALIA STA TORNANDO DI MODA, DOPO I RUGGENTI ANNI 70-80
Il pollo fritto è anche, di questi tempi, espressione dell'amore degli italiani per la carne bianca: secondo Unaitalia, l’associazione che rappresenta oltre il 90% della produzione avicola nazionale, nel 2020 le carni bianche sono le più consumate e acquistate dalle famiglie italiane, con il 35% delle quote di mercato a volume, seguite dalle carni bovine (33%) e dalle suine (21%). La più famosa catena del pollo fritto, KFC, visse nel nostro paese un gran successo a cavallo tra gli anni 70 e 80.